Palestre e piscine, lo sport riparte. Donati: “Servono ristori, ma importanti le riaperture”

(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) I primi a ripartire saranno quelli individuali, seguiti da quelli di squadra e, solo in ultima istanza, da quelli da contatto. Lo sport riparte. Dopo un 2020 difficile (si stima che le perdite dell’industria sportiva italiana saranno vicine ai 2 miliardi e con effetti sull’intera filiera) il Cts torna a dare l’ok alle linee guide proposte dal Ministero dello Sport per una riapertura delle attività in completa sicurezza che, al momento, resta legata alla scadenza del Dpcm firmato dall’ex premier Conte il 16 gennaio e valido fino al 5 marzo.

Riaperture graduali per le palestre e possibilmente confinate, inizialmente, solo alle lezioni singole, su prenotazione (per monitorare più agevolmente eventuali procedure di tracciamento) e con spogliatoi off-limits specialmente se in zona arancione; più complesso il discorso piscine le quali, degli spogliatoi, non possono farne a meno e, soprattutto, dovranno regolare la presenza delle persone in acqua a non più di 1 ogni 10 mq. Riassaporare, presto, una sorta di normalità, come si legge nel documento prodotto dal Ministero e consegnato al Cts: “Il ritorno alla fruizione delle attività fisiche, soprattutto nei soggetti in età evolutiva e negli individui con patologie croniche e negli anziani, acquisisce una dimensione fondamentale sullo stato di salute”. Pronti a ripartire anche in città: “Nei pochi mesi di riapertura, imprenditori e collaboratori sportivi, hanno dimostrato, con serietà, che le loro strutture sono posti sicuri – ha dichiarato a RietiLife il consigliere comunale con delega allo sport, Roberto Donati – Riteniamo importantissimo che si riapra subito, a partire dalle zone gialle, ci sono le condizioni. I ristori pervenuti non sono stati sufficienti neanche a pagare le utenze e il Decreto Legge Ristori 5 Gennaio/Febbraio/Marzo non è stato ancora approvato dal Parlamento”.

Foto: RietiLife ©

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