La scuola a giugno e luglio? Draghi ci pensa. Fusacchia: “Dobbiamo essere pronti a settembre”

(da RietiLife Free Press) Qualora ottenesse la fiducia e riunisse davvero una compagine di Governo, Draghi si troverà a gestire i soldi del Recovery, un Paese in crisi economica, un’Italia immersa nella pandemia. E per ripartire c’è bisogno anche di parlare di scuola. L’idea dell’ex numero uno della BCE sarebbe quella di allungare le lezioni per tutto giugno e parte di luglio. I presidi insorgono in termini di fattibilità, con il problema della maturità (tutta da definire, Azzolina l’ha lasciata sospesa) e dunque dell’accesso alle università, italiane ed estere. Sul tavolo anche la possibilità di rendere minime le vacanze di primavera alle sole Pasqua e Pasquetta (ma il recupero sarebbe minimo), di rientrare presto a settembre o di fare turni pomeridiani (in parte già ci sono). Dei temi istruzione ed Europa il deputato reatino del Gruppo Misto, Alessandro Fusacchia, ne ha parlato proprio col Premier incaricato nelle consultazioni (nella foto): “Abbiamo trovato in lui grande attenzione sulla scuola, è prioritaria. C’è un disagio di apprendimento e psicologico. C’è da fare uno studio sui mesi persi, in cui ha pesato la pandemia. Abbiamo parlato di calendario e di essere pronti per settembre. C’è il tema delle cattedre scoperte, non aggiungiamo disagio al disagio”.

Foto: Fusacchia ©

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