Sinibaldi risponde a Paggi: “Apprezzo lo spirito costruttivo, ecco le nostre iniziative per il Centro. Noi sempre aperti al dialogo e al confronto”

Il Vicesindaco e assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, replica a un recente intervento del segretario cittadino del PSI, Ivano Paggi.

“Cogliamo con spirito costruttivo l’intervento del segretario cittadino del P.S.I. Ivano Paggi che richiama l’attenzione su un tema estremamente caro al centrodestra e alla nostra Amministrazione, il centro storico. Da anni ormai i centri storici subiscono fenomeni di spopolamento soprattutto commerciale in tutta Italia. La progressiva affermazione dello shopping on line ormai in mano ai giganti del web come Amazon ed Ebay, il decreto Bersani, le progressive liberalizzazioni e il moltiplicarsi dei grandi centri commerciali hanno messo a dura prova il commercio di vicinato, che popolava il centro delle nostre Città. A Rieti, come se non bastasse, paghiamo un prezzo ancora più alto dovuto in particolar modo alle decine di inagibilità residenziali e commerciali a seguito del sisma 2016 che si sono aggiunte ad una bizzarra politica di chiusura totale del centro storico vissuta nei 5 anni di amministrazione Petrangeli che ha disabituato i cittadini alla frequentazione di Piazza Vittorio Emanuele e delle vie principali del centro, con conseguente esodo di molte attività. Riflessioni condivise da cui nascono tutta una serie di interventi e di azioni messe in campo dalla nostra Amministrazione per recuperare scelte sbagliate del passato e tempo perso.

Proprio in questi giorni, infatti, oltre 40 aziende sono state convocate per la sottoscrizione dei contratti per l’erogazione di 400.000 euro a fondo perduto destinati dal Comune al sostegno del commercio locale, una boccata di ossigeno in questo periodo di crisi nera dovuta all’emergenza sanitaria. A questo si aggiungono tante iniziative che mirano alla riqualificazione ma anche alla riprogettazione degli spazi comuni della Città come il Laboratorio Community Sharing, in collaborazione con Il CRITEVAT de La Sapienza, il bando ‘Rieti Smart Village’ per la concessione di contributi per la locazione a chi decide di stabilirsi a Rieti in smart working, l’attività svolta ormai da 2 anni nel periodo natalizio con i Temporary shop, l’istituzione del mercato a Km0 di Coldiretti a Porta Romana, la promozione dei dehors per bar e ristoranti attraverso la revisione del regolamento, le decine di manifestazioni riportate in centro in questi anni. Sul fronte decoro è stata affidata, con determina n. 2487 del 24/12/2020, proprio la progettazione di via Cintia, via Varrone e via Garibaldi, nel tratto dal Teatro a Piazza V.Emanuele II. Ricordo, inoltre, che la nostra Amministrazione è riuscita ad ottenere un finanziamento di circa 2,8 milioni di euro per l’ex mercato coperto e di circa 300mila euro per l’Ex Manni, interventi su cui stanno andando avanti le istruttorie, oltre a completare i lavori dell’ascensore di piazza Cesare Battisti, in attesa di nulla osta per la messa in uso, e a riattivare i lavori per Largo Cairoli a completamento del complesso del Teatro Flavio Vespasiano.

Non mi dilungo oltre, tralasciando ad esempio tutti gli interventi di ripristino del manto stradale anche in centro storico e la sostituzione dell’intera illuminazione pubblica della Città. Capisco che al segretario del P.S.I., probabilmente, tutte queste attività non sono state riferite da chi siede a rappresentarlo in Consiglio comunale. Purtroppo non mi stupisce, considerando che, negli ultimi anni, proprio quello spirito innovatore ed equilibrato a tutela delle forze sociali ed economiche che ha contraddistinto la storia della cultura socialista e richiamato dal segretario Paggi, è stato sopraffatto localmente da tendenze più radicali e vicine alle posizione della sinistra del NO: dal Terminillo alla viabilità, dall’efficientamento energetico della pubblica illuminazione alle politiche sociali, le posizioni di chi siede in consiglio a rappresentare il PSI sembrano ormai appiattite su un’area residuale e radicale che non trova spazio nella vocazione, nella storia e nel sentimento dei cittadini di Rieti. Viene da chiedersi se i tanti reatini che in passato hanno sostenuto quelle idee di sviluppo e progresso si possano riconoscere in una rappresentazione consiliare del PSI così sbilanciata su una sinistra più radicale che progressista. Per quanto ci riguarda, andiamo avanti certi che la strada intrapresa sia condivisa dalla grande maggioranza della Città, rimanendo serenamente a disposizione di chiunque, al netto delle proprie convinzioni politiche, voglia confrontarsi con noi per contribuire alla costruzione dell’azione amministrativa della Città”.

Foto: RietiLife ©

 

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