La Npc vuole Ferguson, ma c’è un intoppo burocratico (e c’entra Pepper). Battaglia legale club-Fip, ma il giocatore…

(di Roberto Pentuzzi) Quella che poteva essere una soluzione decisiva per uscire dalla crisi per la Npc, potrebbe seriamente saltare. Il fortissimo americano Jazzmar Ferguson, per ora non arriverà a Rieti e forse non arriverà mai.

 

L’impiccio burocratico sta in un errore nella procedura di tesseramento dell’italo-statunitense Dalton Pepper, che è stato tesserato come extracomunitario anziché come italiano non formato, quindi secondo la FIP è equiparato a quello di uno necessitante di visto.

 

In ragione di ciò, la società reatina non avrebbe più, come credeva, il secondo visto a disposizione (un altro è già utilizzato per Taylor), quindi non potrebbe tesserare Ferguson al posto di Pepper.

La società del presidente Giuseppe Cattani ha puntualizzato alla FIP che Pepper sta giocando da extracomunitario senza visto CONI, ma con normale permesso di soggiorno grazie alla cittadinanza italiana.

 

La FIP risponde che Pepper è tra l’elenco degli stranieri e non in quello degli italiani (formati o non formati).

 

Si apre una delicatissima battaglia legale tra gli avvocati della Npc (Giovanni Allegro) e della Federazione Italiana Pallacanestro per sbrogliare questa complicata matassa. Il rischio più concreto è che un giocatore di primissima fascia come Ferguson non stia ad aspettare le procedure legali, ma cerchi una soluzione più immediata e certa.

 

Foto: RietiLife ©

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