Svolta vaccino covid: al De Lellis assunzioni e ultracongelatore a -80°C | “Immunità di gregge? Non abbassiamo la guardia” – FOTO – VIDEO

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

(di Christian Diociaiuti) Un tempo per vaccinare gli americani dalla poliomelite e sensibilizzare la cittadinanza ad aderire alla campagna, venne ingaggiato Elvis Presley. Oggi le rockstar anti-covid sono gli operatori sanitari, con i loro camici e le mascherine, la fatica negli occhi e l’ansia di essere pronti a tutto. Dall’inizio della pandemia in prima linea contro il covid, oggi sono loro i primi vaccinati in tutta Italia e ovviamente a Rieti, prima provincia del Lazio dopo Roma con lo Spallanzani, a far partire i vaccini tra chi opera negli ospedali. Poi toccherà a rsa (pazienti e lavoratori) e strutture per i più fragili. Step by step, mese dopo mese, fino a forze dell’ordine, professori e altre categorie a rischio fino a giungere, intorno a settembre, a poter vaccinare chi non rientra in nessuna categoria: l’obiettivo è vaccinare 40 milioni di italiani per raggiungere l’immunità di gregge. “Quando la raggiungeremo nel Lazio? Adesso partiamo. Certo che questo è il momento in cui possiamo dire che è iniziata la fine” di un incubo chiamato pandemia, dice il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, prima dell’evento V-Day al De Lellis di Rieti, in cui sono stati vaccinati i primi 5 operatori e, a seguire, gli altri 35 per un totale di 40 dosi del primo mini lotto simbolico inviato dal Belgio dalla Pfizer. “Ora si entra in una fase nuova, ma dobbiamo tenere alta la guardia. Non è la fine, è l’inizio della fine. Anche perché le notizie della variante inglese del virus sono preoccupanti” aggiunge Zingaretti. “La strada è lunga, ora abbiamo un’arma in più e speriamo di averne di più prossimamente. Ora inizia una nuova fase. Questo è un segnale di incoraggiamento per gli operatori sanitari” dice l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. “Oggi partiamo con le vaccinazioni – afferma l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D’Amato – È un messaggio di fiducia e di speranza. Abbiamo già vaccinato 130 operatori dello Spallanzani e delle USCAR e saranno 955 in totale nei prossimi giorni. Il programma prevede a seguire che si vaccinino i 180mila operatori sanitari, iniziando dalle RSA e ospedali. Iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel” aggiunge.

IL V-DAY AL DE LELLIS

 

L’Azienda Sanitaria Locale di Rieti ha predisposto il Piano per la vaccinazione anti Covid per la popolazione della provincia di Rieti. “Con l’avvio delle vaccinazioni la Asl di Rieti attua il più importante intervento di prevenzione nei confronti di tutta la popolazione a partire dagli operatori sanitari” dicono dall’azienda. Oggi, lunedì 28 dicembre, giornata del V-Day, nella sala prelievi del Laboratorio Analisi dell’ospedale De Lellis di Rieti, alla presenza del Governatore Nicola Zingaretti, dell’Assessore alla Sanità e all’Integrazione Socio Sanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato, e della Direzione Aziendale della Asl di Rieti ma anche dei consiglieri regionali reatini, Refrigeri e Di Berardino, sono stati somministrati i primi 5 vaccini anti-covid ad altrettanti dipendenti della Asl di Rieti.

Il primo operatore della Asl di Rieti sottoposto alla vaccinazione e stata l’infermiera Sara Miele, dell’Unita di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale De Lellis di Rieti, con esperienza in area Medica e Terapia Intensiva. Nella stessa mattinata, sono stati sottoposti a vaccinazione anti Covid ulteriori 4 operatori sanitari aziendali. Nella stessa giornata, sono stati sottoposti a vaccinazione anti Covid l’infermiere Elio Naviganti (vaccinatore-vaccinando) del servizio di Assistenza proattiva Infermieristica, l’infermiera Sara Di Sabantonio (vaccinatore-vaccinando), dell’Unita di Cardiologia e UTIC, l’infermiera Donatella Novelli (vaccinatore-vaccinando), in forza presso al reparto Covid 1 e il medico Massimiliano Angelucci (vaccinatore vaccinando) che lavora come Igienista presso l’ospedale provinciale. Nelle prossime ore si procederà alla vaccinazione di ulteriori 35 operatori sanitari per un totale di 40 professionisti della Asl di Rieti.

Al fine di sfruttare l’effetto protettivo diretto dei vaccini, sono state identificate le categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali: operatori sanitari e socio sanitari, sia pubblici che privati e i residenti e gli operatori delle 5 Residenze Sanitarie Assistenziali e delle 73 strutture socio assistenziali oltre alle altre strutture sanitarie private presenti sul territorio. “Gli operatori sanitari e socio sanitari sia pubblici che privati hanno un rischio più elevato di essere esposti all’infezione da Covid-19 e di trasmetterla a pazienti suscettibili e vulnerabili in contesti sanitari e sociali. Inoltre, è riconosciuto che la vaccinazione degli operatori sanitari e sociosanitari in prima linea aiuterà a mantenere la resilienza del servizio sanitario – dice Asl  – I residenti delle strutture sanitarie e socio sanitarie sono ad alto rischio di malattia grave a causa del età avanzata, della presenza di attività di assistenza per alimentarsi e per le altre attività quotidiane”.

Con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazione, fra le quali le persone con fragilità di età avanzata e quelle appartenenti ai servizi essenziali, quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le Forze dell’Ordine, il personale delle Carceri e dei luoghi di Comunità, eccetera. L’obiettivo e quello di garantire il vaccino al 90% della popolazione residente in provincia di Rieti entro il 2021.

Sono 5000 circa le dosi di vaccino predisposte dalla Asl di Rieti in questa primissima fase. La conservazione del farmaco avviene attraverso un ultracongelatore -80°C, predisposto presso la Farmacia dell’ospedale provinciale di Rieti. La somministrazione del vaccino avverrà nella sede dell’ospedale provinciale, presso la sede del Distretto I, presso la sede del Distretto II, mentre la somministrazione dei vaccini nelle RSA e nelle Strutture socio assistenziali presenti sul territorio della provincia di Rieti, avverrà attraverso equipe itineranti. I team individuati per la somministrazione del vaccino sono composti da medici ed infermieri preventivamente formati. L’Azienda, attraverso la pubblicazione di un avviso pubblico, ha reclutato ulteriore personale sanitario per un totale di 50 unità tra medici, infermieri, operatori socio sanitari e amministrativi.

Procedura non semplicissima quella della somministrazione, visto che il vaccino Pfizer viene trasportato e stoccato a diversi gradi sotto 0°C (in ultracongelatore a -80°C, al De Lellis nella farmacia dell’ospedale), seguendo una “catena del freddo” che parte proprio dagli stabilimenti Pfizer e va garantita ovunque. Una volta scongelato, il vaccino è valido per poche ore. Dopo aver iniettato fisiologica, il vaccino è pronto all’uso ma non va agitato (operazione che si fa prima, nell’attivazione). Se c’è particolato nella fialetta, essa va gettata, come indica Pfizer. A quello dell’azienda statunitense, si aggiungerà anche il vaccino elaborato da altre cause farmaceutiche, accelerando di fatto l’immunizzazione e la disponibilità delle dosi.

“Si tratta del più importante intervento di sanità pubblica degli ultimi decenni, una grande campagna di vaccinazione di massa a cui tutti dobbiamo aderire — spiegano il Direttore Generale Marinella D’Innocenzo e il Direttore sanitario della Asl Rieti Anna Petti – Una campagna su larga scala a partire dagli operatori sanitari e i più fragili, per poi arrivare a tutte le altre categorie di cittadini per uscire quanto prima dall’emergenza. Vaccinarsi significa uscire prima possibile dall’emergenza ed avere un alto senso civico. Questo perché proteggere la propria e altrui salute è, e rimane, il bene più prezioso da difendere con ogni mezzo”.

“Il vaccino non usa virus attenuato ma un meccanismo che permette all’organismo di rispondere al virus – spiega d’Innocenzon, che chiarisce ancora – a Rieti, al De Lellis, i frigo già ci sono e sono in grado di contenere i vaccini. Siamo un hub. Stiamo lavorando da oltre 20 giorni sul piano vaccinazione e abbiamo già squadra di vaccinatori”.

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