La centrale operativa dei Carabinieri ai tempi del covid

Tra gli operatori “sociali” che anche in occasione del Natale e delle altre festività di fine anno svolgono il loro servizio a tutela dei cittadini ci sono, com’è noto, anche i Carabinieri. Ma non esistono solo i militari in uniforme che quotidianamente sorvegliano strade e borghi, esistono anche coloro che, dietro le quinte, coordinano e dirigono i servizi preventivi su tutta la provincia. La Centrale Operativa del Comando Provinciale di Rieti ha infatti la responsabilità di indirizzare e distribuire i vari servizi preventivi nonché garantire la tempestività di ogni intervento in caso di pubblica o privata necessità e gestire tutte le altre componenti speciali dell’Arma attive sul territorio (gli elicotteri del 16° Nucleo, i Carabinieri Forestali, il Nucleo Ispettorato del Lavoro, ecc.). Trattasi di personale specializzato, particolarmente esperto e conoscitore del territorio che ha alle spalle lunghi periodi di servizio nei Nuclei Radiomobili e/o ai Comandi Stazione.

Ai tempi del covid anche le loro mansioni hanno subito un lieve cambiamento: non di rado infatti vengono ricevute telefonate da persone sole (soprattutto anziani) che desiderano scambiare qualche parola ovvero sentire frasi di conforto e speranza. Gli operatori, caratterizzati anche da una grande sensibilità, non si sottraggono alle richieste anche più umili e semplici e si intrattengono volentieri con gli utenti consapevoli del sollievo che gli procurano anche con poche parole di vicinanza.

A coordinare gli operatori c’è il Tenente Paolo Bernabei, Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Rieti e il Luogotenente Gianluca Bertone, Capo Centrale Operativa (entrambi nella foto) i quali, anche quest’anno, in occasione del Natale, hanno autonomamente deciso di essere vicini ai loro uomini per condividere sacrificio e responsabilità.

Nel 2020 le Centrali Operative dei Comandi Compagnia Carabinieri della provincia hanno ricevuto ben 38.900 richieste d’intervento (17.591 Rieti e Cittaducale, ad oggi ancora unificate dopo il sisma, e 21.309 Poggio Mirteto).

Foto: CC ©

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