“Sono positivo, che faccio?”: il documento della Regione. Ci sono anche le regole per non contagiarsi | SCARICA

È soprattutto quando ci si sente al sicuro, all’interno delle mura domestiche, che si rischia di contrarre il Covid-19, se non si osservano precise regole di prevenzione. A questo scopo la Regione Lazio, in collaborazione con l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani, ha pubblicato un documento di facile lettura in cui sono elencate le regole da seguire in casa per la prevenzione del rischio di contagio, in caso di positività accertata o se si è entrati in contatto diretto con un positivo.

SCARICA: IL DOCUMENTO: Regole utili Casa – COVID

In caso di risultato positivo all’esito di un tampone per Covid 19, la prima regola da seguire è quella di un immediato isolamento in casa. Per evitare la diffusione dell’infezione ai conviventi, e la contaminazione degli ambienti domestici, sarà poi necessario isolarsi in una stanza singola della casa, ben ventilata e non accessibile ad altri. Ovviamente non si dovranno ricevere visite e, nel caso in cui l’abitazione non consentisse un adeguato isolamento, sarà possibile verificare attraverso il medico curante la possibilità di ricorrere a strutture alberghiere protette.

Altre regole da seguire valide in tutti casi di convivenza con persone positive: il lavaggio frequente delle mani, la pulizia e la disinfezione quotidiana delle superfici delle stanze e dei servizi igienici con prodotti a base di alcol al 70% o a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0.5% di cloro attivo. Non dovranno essere differenziati i rifiuti durante tutto il periodo di isolamento: plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata dovranno essere gettati nello stesso contenitore e per lo smaltimento dei rifiuti saranno preferibili contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto.

La persona positiva dovrà inoltre evitare gli spazi comuni o, nel caso di impossibilità, tutti i presenti dovranno indossare la mascherina chirurgica e mantenere una distanza di almeno due metri. In tutti gli ambienti comuni dovrà essere garantita una adeguata ventilazione e una pulizia accurata, preferendo, se possibile, l’utilizzo di bagni separati. Raccomandazioni che valgono soprattutto in caso di convivenza con persone a più alto rischio (come gli ultra 65enni). Non dovranno, inoltre, mai essere scambiati oggetti (bicchieri, posate, asciugamani telefoni, computer) con altri conviventi e la biancheria dovrà essere lavata separatamente a 60/90 gradi. Le persone risultate positive potranno uscire dall’isolamento dopo la guarigione clinica (totale assenza di sintomi) e dopo la conferma di avvenuta guarigione virologica (tampone molecolare negativo). Per chi, pur non presentando più sintomi, continua a risultare positivo al test molecolare l’isolamento si potrà interrompere dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.

Il rispetto del distanziamento e una igiene accurata di superfici e ambienti dovranno essere rispettati anche in caso di convivenza con persone con sospetta o accertata positività, insieme ad altre regole specifiche. E’ suggerito, ad esempio, di continuare l’allattamento per le madri con sospetta o accertata positività, rispettando maggiori accortezze per la protezione del bambino.

In tutti i casi di contatto stretto con un caso accertato, dovrà comunque essere osservato un periodo di quarantena e si dovrà consultate il medico in caso di comparsa di sintomi. Anche in caso di quarantena non si dovrà uscire, non si potranno ricevere visite in casa e, in caso di convivenza, si dovranno osservare misure di distanziamento fisico, in particolare con i soggetti a rischio di complicazioni. Sarà inoltre importante misurare la temperatura corporea due volte al giorno evitando l’uso di farmaci che riducono la febbre prima della misurazione.

Per chi si trova in isolamento in caso di positività è inoltre consigliato scaricare la App LAZIODrCOVID grazie alla quale sarà possibile un monitoraggio a distanza da parte del medico di fiducia. Ai genitori di bambini piccoli è suggerito il ricorso al sostegno ai servizi territoriali o al Numero Verde regionale 800.118.800 o, in caso di emergenza, al 112 o al 118. Nel documento predisposto dalla Regione sono inoltre presenti ulteriori suggerimenti per la spesa a domicilio, per la consegna dei farmaci e le modalità di comunicazione con i medici di famiglia, la Croce Rossa e le strutture di sostegno psicologico. Ulteriori informazioni sul sito www.salutelazio.it.

Foto: Regione Lazio ©

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