Firmato il primo protocollo d’intesa per il rilancio del cratere sismico con le nuove tecnologie energetiche

I Comuni di Rieti, Antrodoco e Cittaducale hanno sottoscritto in data odierna un protocollo d’Intesa con AECOM, Ancitel Energia e Ambiente e Cinque International, finalizzato a realizzare un polo d’innovazione tecnologica nel settore energetico e ambientale nel cratere sismico, che rappresenti una vetrina  capace di attrarre imprese, capitali finanziari e capitale umano d’eccellenza. In particolare, il Protocollo pone le basi per rimuovere eventuali ostacoli amministrativi e tecnici ai nuovi investimenti produttivi da realizzare nei territori dei Comuni aderenti.

I firmatari si impegnano, tra l’altro, a coinvolgere le imprese e gli ordini professionali dei territori interessati al fine di garantire l’effettivo ritorno economico a livello locale dei progetti di investimento, nonché a tenere eventi pubblici annuali per aggiornare i diversi attori del territorio in merito agli sviluppi dei progetti.

L’adesione al Protocollo è aperta a Fondazioni e ad altri enti senza scopo di lucro, a Imprese interessate allo sviluppo del territorio, alla Provincia di Rieti e a tutti i Comuni della Regione Lazio colpiti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017.

Simili Protocolli di Intesa saranno firmati anche con altri territori compresi nei crateri delle regioni Umbria, Marche e Abruzzo che desiderano contribuire allo sviluppo del Polo Idrogeno dell’Appennino Centrale.

Il Sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, e l’assessore alle attività produttive, Daniele Sinibaldi, hanno dichiarato: “La nostra Città ha l’orgoglio di essere stata, fin da metà Ottocento, tra i pionieri dello sviluppo industriale del nostro Paese. Il Comune di Rieti non vuole rinunciare a cogliere le opportunità derivanti dal nuovo contesto energetico e sostiene convintamente le realtà in grado di proporre nuove forme di sviluppo sostenibile, soprattutto laddove accompagnate da investimenti produttivi che, mai come oggi, possono scrivere una nuova pagina della storia economica dei nostri territori. I nostri vicini umbri hanno recentemente annunciato di voler avviare entro un paio d’anni una sperimentazione con l’idrogeno grigio eccedentario delle acciaierie di Terni, prodotto in città dalla multinazionale tedesca Linde, per alimentare alcuni bus del trasporto locale. Altre iniziative di grande interesse sono in fase di valutazione in Val di Sangro e nel Piceno. Questo conferma che le aree interne dell’Appennino centrale possono fare sistema e cogliere le opportunità fornite dalle nuove tecnologie energetiche, anche e soprattutto promuovendo l’emergere di nuove imprenditorialità a livello locale, che possono contribuire ad affrancare i nostri territori da una condizione di subalternità rispetto ai grandi centri urbani”.

Il Sindaco di Antrodoco, Alberto Guerrieri, ha dichiarato: “Siamo felici ed onorati di dare il nostro contributo a un’iniziativa industriale di così ampio respiro, che ha tutto il potenziale per fare del cratere sismico del Centro Italia la vetrina del Green Deal europeo. I nostri territori hanno la fortuna di disporre delle risorse naturali indispensabili alla trasformazione del sistema energetico per raggiungere   l’obiettivo delle zero emissioni, a cominciare dall’acqua. Riteniamo che sia giunto il momento di usare queste risorse per stimolare la crescita economica ed occupazionale a livello locale, contrastando lo spopolamento delle aree interne. Mi auguro che anche altri territori seguano il nostro esempio e che si possa giungere presto all’istituzione di un Polo interregionale dell’Idrogeno verde, che abbracci tutto l’Appennino Centrale”.

Il Sindaco di Cittaducale, Leonardo Ranalli, ha dichiarato: “Come amministrazione comunale crediamo molto nelle opportunità economiche ed occupazionali che la transizione energetica può offrire a quei territori che sapranno reinventarsi cogliendo le opportunità derivanti dall’emergente mercato globale delle tecnologie legate all’idrogeno e, più in generale, all’energia sostenibile. In questo contesto, riteniamo che il nostro nucleo industriale sia un naturale candidato all’insediamento di nuove attività produttive, specialmente nel comparto manifatturiero. Troppi nostri stabilimenti sono in stato di abbandono e da parte nostra faremo tutto il possibile per favorire nuovi investimenti in questo settore”.

Foto: RietiLife ©

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