I Carabinieri festeggiano 20 anni dall’ingresso delle donne nell’arma

Da comunicato dei Carabinieri – La rivista istituzionale dell’Arma, per il mese di dicembre 2020, dedica un supplemento alla ricorrenza. Nella presentazione il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri, Comandante Generale dell’Arma, ricorda: “Sono riuscite a confermare tutte le aspettative che la novità recava con sé. Hanno dovuto lavorare duro, dimostrare ogni giorno di essere all’altezza di ruoli tradizionalmente di appannaggio maschile. Oggi queste donne, quale che sia il loro grado o incarico, Comandanti di Compagnia o di Stazione, appartenenti a Reparti specializzati o analiste di laboratorio, hanno dato ampia prova di versatilità, competenza e abnegazione, adattandosi ad ogni ruolo e assumendosene ogni connessa responsabilità, cosicché la loro presenza nelle file dell’Arma costituisce un valore aggiunto di riconosciuto livello”.

Per continuare: “Si pensi, ad esempio, all’importanza della componente femminile nelle missioni all’estero, dove il rapporto con le popolazioni locali è spesso vincolato a elementi culturali che riguardano il genere di appartenenza. I più anziani di noi ricorderanno un tempo in cui, prima che le donne entrassero nelle Forze Armate, i Comandanti di Stazione si trovavano costretti, in determinate situazioni, a nominare ausiliarie di polizia giudiziaria le proprie mogli per occuparsi di mansioni troppo delicate per essere svolte dagli uomini. Oggi, per fortuna, non dobbiamo più chiedere alle nostre consorti, alle nostre compagne, tale ulteriore supporto. Del resto, già ne riceviamo tanto, da loro, nella quotidianità. Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini, ha detto Malala Yousafzai, Premio Nobel per la Pace”.

Il Colonnello Bruno Bellini, Comandante Provinciale, ha voluto convocare le donne in forza ai reparti dipendenti proprio per dimostrare loro riconoscenza per il lavoro svolto quotidianamente al fianco dei colleghi uomini. Nella circostanza è stato sottolineato come l’ingresso delle donne nell’Arma, soprattutto nella linea territoriale, da un lato abbia sicuramente ingentilito il tratto dell’Istituzione e dall’altro abbia donato ai reparti una componente dotata di spiccata sensibilità, determinante nell’approccio con le categorie più deboli e indifese (donne vittime di violenza di genere e domestica, bambini, anziani, diversamente abili, ecc.). Quest’anno purtroppo il loro bellissimo sorriso è coperto dalla mascherina.

Nella foto una rappresentanza delle donne in forza ad alcuni reparti del Comando Provinciale Carabinieri di Rieti (Antrodoco, Passo Corese, Poggio Mirteto e Poggio San Lorenzo).

Foto: Carabinieri Rieti ©

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