I reatini risparmiano per “colpa” della pandemia. In banca 16,7mila euro (in media)

(di Chiara Pallocci – da RietiLife Free Press) Nei momenti di maggiore incertezza economica e sociale, gli italiani rispolverano la loro propensione al risparmio. Dai dati forniti dall’Associazione Bancaria Italiana, nel solo mese di ottobre, la liquidità sui conti correnti è cresciuta di 32 miliardi, mentre, la quantità sui depositi, è andata oltre quota 1.700 miliardi, in aumento del 9,5% rispetto allo ottobre 2019.

Un fenomeno destinato a perdurare. Sulla scorta dei dati pubblicati da Banca Italia è possibile stilare una mappatura, per provincia, dei territori dove, nei primi otto mesi del 2020, si è risparmiato di più. Ragusa guida la classifica con un incremento del  14%. A Rieti la situazione rimane tutto sommato stabile, con una variazione, registrata nel periodo gennaio-agosto 2020, del 5,4% e un deposito pro-capite di 16.700 euro. Nelle grandi città, come Roma, il valore è inferiore alla media nazionali.

La motivazione andrebbe ricercata nella maggiore capacità di investimento oppure in una più tangibile erosione dei risparmi a causa del maggiore costo della vita. Per quanto riguarda le imprese, invece, la corsa alla liquidità accelera in Basilicata (+43%), Calabria?(+33%), Abruzzo?(+32%), Marche (+30%) e Puglia (+29,5%). Si riduce, scendendo sotto il 20%, in regioni come Lazio (+13%), Lombardia (+16%), Liguria (+17%), Piemonte (+19%), Emilia Romagna (+19,7%) e Veneto (+19,9%). Non è una sorpresa, i segnali di una seconda ondata della pandemia e la prospettiva di nuovi lockdown hanno ridotto la domanda di beni e servizi.

Foto: RietiLife ©

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