Unindustria, sanità: “Indispensabile revisione accordo laboratori privati con la Regione”

“Ancora confusione e disorientamento dei cittadini sulla questione tamponi. Colpa di una comunicazione mezzo stampa e social poco chiara e a volte eccessiva da parte della Regione Lazio – commenta il Presidente della Sezione Sanità di Unindustria Antonio Vallone e i suoi Vice Luca Marino e  Marco Longo. Preme ribadire che la sanità privata ha fatto pedissequamente quello che le è stato imposto: è scesa in campo quando le è stato permesso (oltre 7 mesi dopo continui stop) e a condizioni economiche ingiustificate, in palese violazione di tutti i sacrosanti principi del libero mercato, dell’iniziativa economica e di reali indagini di analisi dei costi” scrive Unindustria.

“Comparando le tariffe medie adottate in tutte le regioni italiane e si deve evidenziare che la tariffa imposta nel Lazio è inferiore al 50% della media nazionale. Nessuno dubbio che in questo momento storico la priorità sia la salute e il controllo del dilagare del virus, ma è anche corretto valutare la tenuta dell’equilibrio economico di tutte le categorie. I laboratori del Lazio hanno aderito alla richiesta della Regione organizzandosi in pochi giorni- continuano il Presidente della Sezione Sanità Antonio Vallone e i suoi Vice Luca Marino e Marco Longo – scontrandosi poi inevitabilmente con tutta una serie di ostacoli, ampiamente previsti: difficoltà nell’approvvigionamento dei reagenti e dei macchinari, prezzi alle stelle. Ma più dei kit, quello che sta incidendo drammaticamente sono i costi organizzativi e di personale, necessari per il mantenimento degli standard di qualità, sicurezza e velocità nell’esecuzione” continua Unindustria.

“Circostanze poste all’attenzione della Regione ma inascoltate quando è stato firmato l’accordo ; accordo nel quale crediamo fortemente e che vogliamo sostenere, ma che chiediamo  debba essere aggiornato alla luce delle considerazioni sopra esposte, dell’esperienza di questi giorni – che siamo pronti a documentare – e della recente sentenza del TAR che, nello stabilire definitivamente la possibilità per i soggetti privati di eseguire tamponi molecolari, ha anche sancito un principio cardine: quando si parla di tutela del diritto alla salute è doverosa una collaborazione coordinata tra tutte le professionalità a disposizione. Proprio in questi giorni, è stato siglato un accordo con i MMG (Medico di Medicina Generale) che prevede il rimborso di 18 euro al medico esclusivamente per l’attività di prelievo (non considerata nella tariffa per i privati), in quanto reagenti, macchinari e DPI vengono forniti gratuitamente dalla regione stessa. E’ un’ottima notizia sapere che la rete di assistenza alla popolazione si sta allargando, ma ancor di più è doveroso che la Regione metta tutti nella condizione di lavorare con professionalità e sicurezza” conclude Unindustria.

Foto: RietiLife ©

 

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