Carceri, organizzazioni sindacali dichiarano lo stato di agitazione: “Grave carenza di sicurezza sanitaria”

Le organizzazioni sindacali del settore carcerario hanno dichiarato, a decorrere da oggi, lo stato di agitazione in tutti gli istituti e le sedi di servizio della regione, al fine di riuscire ad ottenere una soluzione per le drammatiche condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria del Lazio. I sindacati, infatti, hanno più volte sollecitato le Amministrazioni Penitenziarie allo scopo di introdurre ulteriori misure di sicurezza per contenere la diffusione dei contagi tra detenuti, senza ottenere alcun riscontro.

Nessun protocollo sanitario; nessuna fornitura di protezioni anti-contagio e, soprattutto, nessuna decisione è arrivata dalle Istituzioni, che: “Sembrano aver dimenticato il Corpo di Polizia”, dichiarano in una nota i Sindacati. Ragion per cui, vista la carenza di decisioni politiche, “lo stato di agitazione costituisce un passaggio preliminare ad altre forme di protesta anche di carattere pubblico, al fine di ripristinare la sicurezza nelle carceri, messa ogni giorno a rischio per l’assenza di risorse umane, materiali, strumentali e sanitarie”, concludono S.AP.P.E. – O.S.A.P.P.- UILPA- P.P-  S.I.N.A.P.P.E – CISL FNS – C.N.P.P. – FP C.G.I.L LAZIO.

Foto: RietiLife ©

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