Confartigianato: “Artigiani esclusi dal Bando della Regione Bonus Lazio Km0”

Confartigianato Imprese Rieti comunica che è stato pubblicato il bando Bonus Lazio Km0 che destina 10 milioni di euro al settore della ristorazione per l’acquisto di prodotti agroalimentari del Lazio. Il bando, che è già aperto, prevede un contributo a fondo perduto sotto forma di voucher a titolo di rimborso ai ristoratori pari al 30% della spesa effettuata per l’acquisto di prodotti DO (Denominazione di Origine), IG (Indicazione Geografica) e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) del territorio laziale.

L’importo del contributo varia a seconda dell’importo dell’acquisto: da minimo di 500 euro per una spesa di almeno 1.667 euro a un massimo di 5.000 euro per una spesa di almeno 16.667 euro.

Possono partecipare al bando gli operatori della ristorazione con sede nella regione Lazio che abbiano come attività primaria o secondaria uno dei seguenti codici ATECO:

  • ristorazione con somministrazione(cod. 56.10.11);
  • attività di ristorazione connesse alle aziende agricole(cod. 56.10.12);
  • ristorazione su treni e navi(cod. 56.10.50);
  • catering per eventi, banqueting(cod. 56.21.00).

Non sfugge che dall’elenco dei beneficiari mancano completamente le imprese artigiane come gelaterie e pasticcerie (codice Ateco 56.10.30) e quelle di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto (56.10.20). Oltre 6.000 sono le imprese, quelle artigiane, che sono state, al momento, escluse dagli interventi di sostegno previsti nel bando KM 0. Per questo abbiamo chiesto che l’intervento di sostegno venga ampliato anche alle imprese artigiane del settore, per altro ancora  più penalizzate delle imprese di somministrazione (Bar e Ristoranti) a causa delle misure di restrizione previste  dall’ultimo DPCM, che entra in vigore oggi e impone la sospensione delle attività di consumo sul posto, senza tavolo, alle ore 18  a differenza dei ristoranti che potranno operare fino alle 24.

L’ufficio studi di Confartigianato Imprese Rieti stima che nel Lazio siano circa 45 mila imprese che operano nel settore della Ristorazione, di cui 2.100 gelaterie e pasticcerie e 4.500 ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto. Oltre 6.000 sono quindi le imprese, quelle artigiane, che sono state, al momento, escluse dagli interventi di sostegno previsti nel bando KM 0.

Confartigianato, tramite la struttura regionale, ha immediatamente chiesto che l’intervento di sostegno venga ampliato anche alle imprese artigiane del settore, peraltro ancora  più penalizzate delle imprese di somministrazione (Bar e Ristoranti) a causa delle misure di restrizione previste  dall’ultimo DPCM, che impone la sospensione delle attività di consumo sul posto, senza tavolo, alle ore 18,  a differenza dei ristoranti che potranno operare fino alle 24.

Nella provincia reatina operano 115 imprese artigiane di cui 68 nella ristorazione senza somministrazione e 47 tra gelaterie e pasticceria. A Rieti e provincia sono quasi trecento gli addetti che generano un fatturato di circa 10 milioni di euro.

Confartigianato si è subito attivata con una lettera inviata all’Assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato della Regione Lazio, Paolo Orneli e all’assessore all’Agricoltura, Enrica Onorati. Lo scorso 22 ottobre 2020 l’Assessore Orneli ha promesso che entro  20-30 giorni sarà cura del suo Assessorato “recuperare” 2 milioni di euro per attivare le misure nei confronti delle ristorazioni artigiana, valutando la possibilità di una riserva sui fondi e accettando gli acquisti a partire dal  20 ottobre 2020. Ha invece escluso, per il momento, l’ampliamento all’artigianato di produzione.

E stato, inoltre, comunicato che è intenzione della Giunta rendere questa misura, ampliata alle imprese artigiane, stabile nel tempo, manifestando la disponibilità a valutare modalità per inserire anche il mondo della produzione e ampliare l’elenco dei prodotti.

Con l’occasione è stato anche chiarito un aspetto relativo all’Ordinanza della Regione Lazio del 21/10/2020, che stabilisce il divieto di spostamento tra le 24 e le 5. La “deroga” sull’orario di rientro al domicilio riguarda esclusivamente il personale delle attività di ristorazione con somministrazione, la cui chiusura è prevista proprio alle ore 24, che faranno ritorno a casa utilizzando il modello di autocertificazione. Il cliente, al contrario, dovrà rispettare l’orario previsto dall’Ordinanza, pertanto dovrà trovarsi presso il proprio domicilio necessariamente entro le 24.

Foto: RietiLife ©

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