Bozza Dpcm: bar-ristoranti chiusi dalle 18, stop la domenica. Si raccomanda: “Non uscite dal comune”. Palestre chiuse, dad licei al 75%

(p.c.) Filtra la prima bozza del nuovo Dpcm che Conte firmerà entro il weekend per contrastare il dilagare dei contagi (anche oggi 19mila in Italia). Per ora no alle restrizioni sugli spostamenti ma da lunedì chiusura delle attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) tutte alle ore 18 nei giorni infrasettimanali, chiusi domenica e festivi. Inoltre, su ristoranti e bar “il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi”.

La bozza prevede che dopo le 18 sarà vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre è consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitaria. Consentita fino alle ore 24 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze.  Stop a feste, al chiuso o all’aperto e viene raccomandato di evitare cene e pranzi a casa oltre che allontanarsi dal proprio comune di residenza. “Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto – si legge nel documento – ivi comprese quelle conseguenti alle cerimonie civili e religiose“. Chiusi anche cinema, teatri, concerti, sale gioco, palestre e piscine ma anche concorsi pubblici e privati. “Lo svolgimento delle manifestazioni pubbliche è consentito soltanto in forma statica, a condizione che, nel corso di esse, siano osservate le distanze sociali prescritte e le altre misure di contenimento” si legge. Cerimonie:

“Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, può essere disposta la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, fatta salva la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private” afferma il Dpcm, ribadendo quanto disposto già una settimana fa.

Al momento questi i nuovi punti su cui si è ragionato alla riunione del presidente del consiglio Giuseppe Conte con i capi delegazione e su dovrà pronunciarsi a breve il Comitato tecnico scientifico convocato d’urgenza per la valutazione delle misure da inserire nel nuovo Dpcm. Il ministro della Salute Roberto Speranza si è raccomandato più volte nel corso della riunione di evitare le parole lockdown o coprifuoco. Nel corso dell’incontro si è parlato anche del possibile ripristino del divieto di spostamento tra le Regioni ma non sarebbe ancora stato deciso se la misura entrerà o meno nel decreto.

Nella bozza del Dpcm – che potrebbe subire variazioni – viene inoltre “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili in tale comune”.

Per la scuola: l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione – materna, elementari e medie – e per i servizi educativi per l’infanzia continuerà a svolgersi in presenza. Mentre le scuole superiori adotteranno una Dad al 75%.

Le nuove misure anti-Covid entreranno in vigore da domenica 25 ottobre, domani. Nella bozza invece, non è individuato il lasso di tempo per il quale le misure saranno valide. Nella bozza, infatti, è indicato il mese di “novembre” ma non è segnato il giorno. Il possibile stop a ristoranti e bar dopo le 18 decorrerà, invece, da lunedì 26 ottobre.

Foto: Governo ©

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