Ripuliamo il Farfa, una ‘mostra’ coi rifiuti recuperati. Foto ed esperienze

Era il 4 agosto 2019 la prima giornata dedicata a ‘Ripuliamo il Farfa’. Gli eventi calamitosi del precedente maggio, avevano comportato il rilascio di notevoli quantità di rifiuti che, in conseguenza alla piena del Farfa, si erano depositati sulle sponde, per circa un paio di chilometri, dalla confluenza del torrente che scende da Castelnuovo al guado di San Donato” dicono gli organizzatori.

“Le sponde si presentavano ricoperte letteralmente di plastica: un’emergenza ambientale per il bellissimo e preziosissimo fiume. La giornata fu organizzata dai Comuni e dalle Pro Loco di Mompeo e Castelnuovo di Farfa, in collaborazione con la Riserva di Nazzano Tevere-Farfa. Intervennero in molti, ma non fu sufficiente. Un gruppo di questi volontari hanno dedicato da allora fino ad oggi numerosi fine settimana a quest’impresa, riuscendo a riportare allo stato originario questo sito fino ad allora incontaminato. Domenica,  presso il Castello Orsini Naro di Mompeo, gli ‘angeli del Farfa’ hanno raccontato questa storia con una mostra fotografica e una relazione sullo stato attuale del Farfa, presentata da Stefano Fassone di ItaliaNostra sez. Sabina e Reatino e dal Direttore della Riserva Nazzano Tevere Farfa, Pierluigi Capone” dicono.

“Esposte anche le opere realizzate con alcuni ‘rifiuti‘ da Stefania Cesare e Francesco Collepiccolo. Il tutto è stato allietato dal laboratorio di tessitura collettiva ‘Legarsi al Fiume’ organizzato dal Centro di ricerca e sperimentazione Metaculturale a cura di Emilio Taliano e da Cristina Avenali e anche dalla buona musica del Coro Zenzerei diretto da Laure Gilbert e da Periferia Est Donatella Livigni e Massimiliano Bultrini. Molti gli intervenuti e la vivace discussione che ne è scaturita si è rivelata molto interessante e ricca di spunti di riflessione. Guarda il video“.

Foto: Comune Mompeo ©

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