All’Artistico scatta lo sciopero: “Ecco le nostre ragioni, tra ricreazione in classe, trasporti e laboratori”

Questa mattina al liceo artistico Antonino Calcagnadoro si è svolto uno sciopero bianco: gli studenti, stanchi della situazione che sono costretti a vivere, non sono entrati a scuola, impedendo il normale svolgimento delle lezioni. Il primo problema posto dagli studenti “è quello della chiusura dei laboratori per il biennio. Essendo una scuola ad indirizzo artistico, i laboratori sono fondamentali alla formazione completa degli studenti; a maggior ragione nel biennio, poiché condizionano la scelta dell’indirizzo, che verrà fatto poi nel triennio. La scelta dell’indirizzo non è una questione da prendere sotto gamba, perché va ad influire su quello che, si spera, sarà il lavoro dello studente in un futuro non troppo lontano. Gli studenti, dunque, vorrebbero un cambiamento nella disposizione delle aule e degli orari, per consentire a tutti di poter accedere ai laboratori” dicono gli studenti.

Il secondo problema è quello degli ingressi scaglionati: gli studenti entrano ed escono a distanza di 5 minuti, “e non ci sarebbe nulla di sbagliato se non fosse per il fatto che la maggior parte di loro utilizza i mezzi pubblici per arrivare a scuola. Se tutti gli autobus arrivano alla stessa ora, è inevitabile un assembramento al di fuori degli ingressi. Si sarebbe dovuto fare un lavoro insieme a l’ASM, per permettere il corretto funzionamento di questa modalità di entrata, cosa che è stata richiesta più volte dagli studenti stessi, senza ottenere risultati” dicono gli studenti.

Altra cosa debilitante secondo ragazze e ragazzi “è l’obbligo di restare all’interno della classe durante la ricreazione, e per il triennio anche durante la pausa pranzo del martedì. L’impossibilità di svolgere la ricreazione come si è sempre fatto, è una cosa che accomuna tutte le scuole di Italia, ma per come sono distribuiti gli spazi nella nostra scuola, e per il basso numero di studenti, sarebbe possibile far uscire le classi nel cortile, divisi in 4 turni da 3, senza far incontrare studenti di classi differenti e mantenendo tutti i dovuti accorgimenti. Ciò non gioverebbe solo alla tranquillità degli studenti, ma permetterebbe anche di arieggiare la classe. Speriamo, con questo articolo, di far capire qual’è la reale situazione all’interno delle scuole e di portare tutti a riflettere sulla condizione degli studenti. E, ovviamente, speriamo che si possano risolvere tutti i problemi al più presto” concludono gli studenti.

Foto (archivio): RietiLife ©

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