L’amicizia con Castori, la panchina sfiorata, un passato da ex: Andrea Mosconi sfida il Rieti col Tolentino: “È casa mia, papà abbonato per anni”

(ma.dio) La gara di domani per il Rieti calcio sarà particolare, e non solo perché si giocherà lontano dallo Scopigno (al Gudini) per i problemi legati alla caldaia della struttura, ma perché contro Tolentino sarà una specie di derby. Come vi abbiamo raccontato nei giorni precedenti, il tecnico del club di Macerata è di Contigliano, si chiama Andrea Mosconi, ex amarantoceleste, e insieme a suo fratello Antonio (leggi), il preparatore atletico, gestiscono il Tolentino.

DAI PALI ALLA PANCHINA – Andrea Mosconi è un ex amarantoceleste, faceva il portiere e ha giocato allo Scopigno per anni, e non poterci giocare domani sarà davvero strano. Allena Tolentino ormai da 4 anni, la dirigenza ha costruito su di lui un progetto importante. Insieme, nel suo percorso da tecnico, al suo fianco c’è sempre stato suo fratello, Antonio. Insieme sono un vero e proprio team: “Mio fratello è il mio braccio destro – dice Mosconi – da sempre praticamente. In tutti i posti dove sono andato, lui c’era, ed oltra a rinforzare i muscoli dei giocatori è il mio primo amico”.

Poi sul suo passato da ex: “Non sarà proprio un derby per me, però sarà emozionate perché ci sono ancora amici li, come Lorenzo Pezzotti. Rieti è casa mia, mio padre è stato un abbonato per anni”. Il cuore di mister Mosconi in fondo è ancora un po’ amarantoceleste e quando ha iniziato la carriera da allenatore, per molte volte il suo nome è stato accostato a quello del Rieti. “Potevo venire ad allenare dopo l’esperienza a San Benedetto – confessa Mosconi – c’era stata una trattativa con Fedeli, ma ebbi davvero poco tempo per decidere. Anche in questi anni con Curci c’è stato qualche contatto, ma alla fine non se ne fece nulla”.

LO STADIO, LA GARA E CASTORI – Andrea Mosconi però domenica non potrà tornare a casa sua, allo Scopigno, a causa dei problemi che ci sono stati con la caldaia della struttura. “Cambia tutto non poter giocare li. Sinceramente mi ha tolto un po’ di entusiasmo, ci tenevo tornare allo Scopigno. In quello stadio e con quella maglia, io e molti altri abbiamo dato davvero tutto, quindi mi avrebbe fatto davvero piacere tornare”.

Oltre alle questioni di cuore però, domenica c’è una gara da giocare e Mosconi ha le idee chiare su come dovrà andare: “Siamo una squadra rognosa, abbiamo subiti due infortuni domenica e siamo arrabbiati. Ci aspetta una gara difficile, contro una squadra che è molto simile a noi. Il nostro campionato inizia proprio domenica contro di loro: vogliamo i tre punti”. In questi anni il tecnico di Contigliano ha avuto un maestro speciale: Fabrizio Castori, adesso alla Salernitana. Lo chiama il maestro e si rivede molto nel suo stile di gioco. Castori per Mosconi è stato una guida, forse quella fondamentale per continuare questa carriera.

Foto: Us Tolentino ©

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