Scuola, raffica di ordinanze di rinvio apertura in Sabina. Caos dopo fumata nera in Regione

(g.b.) n Bassa Sabina piovono ordinanze di posticipazione dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre. Nelle ultime ore i Comuni di Cantalupo e Casperia, primi nel territorio, hanno già decretato lo slittamento di 10 giorni dell’avvio delle attività didattiche; una situazione destinata ad evolversi, visto che sono in corso riunioni straordinarie tra amministrazioni locali e dirigenze scolastiche in decine di altri Comuni. Lo conferma il sindaco di Toffia, Danilo Pezzotti, che dice come “insieme ad altri sindaci, stiamo valutando la possibilità di posticipare l’apertura delle scuole al 24 settembre. Purtroppo l’assenza del dirigente scolastico, sta creando molte difficoltà circa le modalità di riapertura in sicurezza e non ci permette di organizzare in tempo i servizi, come il trasporto scolastico, non avendo avuto alcuna comunicazione ufficiale sugli orari di inizio delle lezioni nei singoli plessi”.

RINVII A CANTALUPO E CASPERIA Hanno già optato per questa decisione i sindaci di Cantalupo, Paolo Rinalduzzi, e Casperia, Marco Cossu. “Facendo seguito alla nota giunta dal dirigente scolastico, nella quale emergono difficoltà di natura organizzativa legate a provvedimenti Ministeriali, Regionali e in ambito scolastico ancora in corso, non ultima la complessità dei processi di gestione legati allo svolgimento del Referendum del 20 e 21, con la relativa sospensione delle lezioni – scrive in una il primo  – comunico che l’inizio delle attività scolastiche di ogni ordine e grado (Infanzia, Primaria e Media) è rimandato al 24 settembre”. “L’Amministrazione comunale, su richiesta del dirigente scolastico, ha deciso di posticipare al 24 settembre l’apertura delle scuole affinché siano garantite le condizioni di sicurezza necessarie per l’avvio delle attività didattiche – ribatte il secondo – una decisione inedita, difficile e sofferta assunta per il bene delle famiglie e dei lavoratori che frequentano l’Istituto comprensivo di Casperia”.

ROTTURA CON LA REGIONE Le ordinanze arrivano a neanche 24 ore dalla “fumata grigia” (per non dire nera) avuta nel corso dell’incontro tra Regione Lazio e delegati dell’Anci Lazio, i quali, presieduti da un altro sindaco sabino come quello di Monterotondo, Riccardo Varone, avevano portato all’attenzione del vicepresidente Daniele Leodori e dell’assessore Claudio Di Berardino le istanze di decine e decine di sindaci che, sostanzialmente, chiedevano proprio di posticipare di 10 giorni la riapertura delle scuole. La Regione, dal canto suo, ha ritenuto invece tenere la barra dritta, confermando la riapertura per il 14, ma dando comunque facoltà agli amministratori locali di agire in autonomia con l’emanazione di ordinanze ad hoc. E così è stato, e potrebbe continuare ad essere, nelle prossime ore.

CORTELLA: “ALLIBITO, REGIONE MIOPE” Che il clima sia teso, tesissimo, lo si percepisce dal post infuocato pubblicato al termine dell’incontro Anci-Regione dal sindaco di Forano, Marco Cortella: “Con Anci Lazio avevamo già presentato una nota formale alla Regione Lazio per spostare la riapertura delle scuole, vista la competenza regionale e non comunale, al 24 settembre 2020, ossia dopo il turno elettorale referendario ed amministrativo – scrive Cortella sulla sua pagina Facebook – la richiesta, peraltro condivisa all’unanimità dai comuni e da moltissimi dirigenti scolastici e famiglie, aveva ad oggetto le difficoltà sia dei comuni che soprattutto delle scuole per assenza docenti e personale Ata, riguardo il trasporto, i lavori edili nelle scuole ancora in molti comuni non conclusi ed il trasporto scolastico. alla conferenza oltre al sottoscritto, sono intervenuti il sindaco di Cittaducale (Leonardo Ranalli, ndr) e molti altri sindaci. l’unico ed oggettivo tema di riflessione è stato quello della richiesta di slittamento della riapertura al 24 settembre 2020, che può decidere solo la Regione. La conclusione della Regione, per la quale ancora non riesco a scrollarmi di dosso la delusione e lo sgomento – tuona Cortella – è stata quella dell’assoluta non volontà di ascolto dimostrata nei confronti delle oggettive ed argomentate  istanze dei sindaci, mai come un questo caso uniti nel chiedere lo slittamento dell’apertura, e l’incomprensibile autogol che la regione stessa ha compiuto, da ogni punto di vista. quindi, a meno di miracoli, le scuole nella Regione Lazio riapriranno il 14 settembre 2020. Resto allibito e deluso da questa miopia nei confronti delle comunità e dei comuni, lungimiranti e con una visione al futuro. ringrazio comunque Anci Lazio ed il suo presidente Riccardo Varone sindaco di Monterotondo per averci provato”.

Foto: RietiLife ©

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