Maturità, domani al via gli esami per 1200 reatini: maxi colloquio da un’ora, mascherina e… | VIDEO

(di Martina Grillotti e Christian Diociaiuti) Mascherine, autocertificazione, distanziamento, cinque fasi, 7 prof. Benvenuti alla maturità ai tempi del coronavirus. Dove non c’è più il toto-traccia, il rompicapo della seconda prova, il quizzone e poi l’orale. Non c’è l’anticipazione, sempre fake, dell’autore della prima prova, ma non c’è neanche il rito collettivo dell’entrata in massa a scuola e forse, neanche della “Notte prima degli esami”.

Sarà “solo” un’ora di faccia a faccia con i docenti, con 5 momenti da affrontare. Ma guai a dire ai maturandi che sono privilegiati: arrivano dal lockdown, lezioni a distanza con la connessione traballante e un Ministro che ha centellinato le decisioni, lasciando tutti sul filo fino all’ultimo. In Italia sono circa 500mila gli studenti che da domani (il calendario varia da scuola a scuola, come la lettera d’alfabeto con la quale si inizia) si appresteranno ad affrontare il temutissimo esame di maturità, il primo, e speriamo ultimo, durante una pandemia mondiale, nell’anno che ha visto annullati il pranzo dei 100 giorni, le gite scolastiche e le preoccupanti prove scritte. Nel Reatino, da Amatrice a Passo Corese, passando per la città, i maturandi sono 1206, come si legge nel documento pubblicato dall’Ufficio Scolastico Provinciale; solo una piccolissima parte sono esterni o “privatisti”. Noi abbiamo sentito due dei maturandi reatini, Sean Lo Prinzi del Rosatelli e Luca Mazzilli dello Jucci. (l’articolo continua sotto il video realizzato da Christian Diociaiuti).

Entro il 13 giugno i maturandi hanno dovuto presentare via e-mail l’elaborato, sulle discipline di indirizzo, che dovranno discutere nel corso del colloquio. I contenuti dell’elaborato sono stati assegnati a ciascun maturando ammesso entro il 1° giugno scorso, dai docenti delle stesse discipline di indirizzo. Le scuole già da ieri hanno aperto le porte ai commissari e ai presidenti delle 12.900 commissioni per la Maturità (nel Reatino sono una quarantina) che hanno tenuto la riunione plenaria che anticipa il colloquio dei primi maturandi. La riunione, come sarà poi per gli esami, si è svolta sulla base delle disposizioni sanitarie previste dai protocolli di sicurezza: autocertificazioni sullo stato di salute, distanziamento fisico, mascherine indossate, stanze areate. Le stesse che dovranno essere attese per l’esame.

Nelle scuole non potranno essere più di 5 candidati al giorno a sostenere il colloquio che, per gli studenti dei licei musicali e coreutici è stato integrato da una parte performativa individuale, a scelta del candidato, della durata massima di 10 minuti. Il colloquio, che durerà circa un’ora, proseguirà con la discussione di un testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno, per sostituire la prima prova; si prosegue con l’analisi, da parte del candidato, del materiale scelto dalla commissione. E poi ecco l’esposizione da parte del maturando, di una breve relazione o un elaborato multimediale, dell’esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta nel corso del percorso di studi (o più correttamente del tirocinio Pcto) e infine con l’accertamento delle conoscenze e delle competenze maturate nell’ambito delle attività relative a “Cittadinanza e Costituzione”.

La Commissione dovrà provvedere alla predisposizione dei materiali prima di ogni giornata di colloquio, per i relativi candidati. Il materiale sarà costituito da un testo, un documento, un’esperienza, un progetto, un problema ed è finalizzato a favorire la trattazione dei nodi concettuali che caratterizzano le diverse discipline e del loro rapporto interdisciplinare. Nella predisposizione dei materiali e nella preliminare assegnazione ai candidati, la commissione deve tenere conto del percorso didattico effettivamente svolto, in coerenza con il documento di ciascun consiglio di classe, considerare le metodologie adottate, i progetti e le esperienze svolte. Nel Reatino, a differenza di altre parti d’Italia, nessun problema nel reperire commissari esterni (uno per ogni commissione), cioè gli unici membri della commissione che non fanno parte del corpo docente di quella scuola e classe.

Per sostenere gli studenti e prepararli al meglio a quello che, pur particolare, è comunque un passaggio chiave della propria vita, Polizia di Stato e Skuola.net stanno sensibilizzando i maturandi sulle regole da rispettare, distruggendo tutte le fake news. Secondo Skuola.net 1 maturando su 4, ad esempio, pensa che sarà costretto ad avere la mascherina ben fissata sul volto per tutta la sua permanenza nell’edificio scolastico, anche durante la prova orale; quando, invece, le linee guida concedono allo studente, la possibilità di “abbassarla” per svolgere il colloquio, se può mantenersi a distanza di almeno 2 metri dalla commissione. Approccio pessimistico pure per quel che riguarda eventuali accompagnatori: potrà assistere solo una persona extra (un genitore, un amico, il fidanzato, ecc.) ma il 21% è rassegnato all’idea di doversi presentare a scuola da solo, senza nessuno. Nessun obbligo di guanti (ma bisognerà igienizzarsi le mani) e nessuna misurazione della febbre obbligatoria, ma c’è da ricordare l’autocertificazione sul buono stato di salute e sull’assenza di sintomi influenzali. Insomma, se una volta non bisognava dimenticare carta d’identità, vocabolario e calcolatrice, adesso guai a dimenticare carta d’identità e autocertificazione. Aspettando che torni la normalità.

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