Nuovo sindacato Carabinieri: “Covid e salute del personale, ecco cosa diciamo”

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Gianluca Mancini, del Nuovo Sindacato Carabinieri

Oggi voglio ringraziare tutti i colleghi, ognuno per la propria parte di competenza, che si sono impegnati e si impegnano nel garantire sicurezza al Cittadino, in questo periodo particolare dove nonostante cala il picco dei contagi e fortunatamente anche quello dei decessi, bisogna tenere ancora la guardia alta, adottando tutte le misure di sicurezza, un mio particolare pensiero di vicinanza e di gratitudine va alle famiglie dei Militi dell’Arma e di tutte le Forze Armate e di Polizia rimasti vittime del COVID19.

Mi voglio soffermare sulla Sicurezza del personale e sulle disposizioni date dai nostri Ufficiali/Funzionari/Dirigenti.

Voglio Fare una premessa e dei distinguo, non voglio fare di tutta l’erba un fascio, ovvero mi spiego:

Abbiamo assistito non senza denunciare i fatti, mediaticamente ma ci rivolgeremo alle Autorità Competenti, ad Ufficiali che hanno vietato l’uso delle Mascherine, dando motivazioni futili e prive di senso logico, Somigliamo a degli infermieri, indossatele solo in caso di necessità Infatti, il COVID19 è un’ epidemia e la necessità è sempre in atto per chi si rapporta con il pubblico in luoghi chiusi al pubblico, addirittura c’era chi si preoccupava della uniformità sull’indossare le mascherine di colori diversi…. Prima la Sicurezza direi… il Covid19 uccide! Poi la forma.

Atteggiamenti e condotte assurde, ragionamenti con i paraocchi, privi di senso logico, purtroppo non c’era da non aspettarselo, da parte di Dirigenti che non accettano il Dialogo con le Associazioni Sindacali, quando il Capo della Polizia Ne elogia l’operato e le ritiene indispensabili, questi episodi posti da buona parte della nostra classe dirigente sono atteggiamenti anti democratici che ricordano l’oramai oltrepassato ventennio di Dittatura.

Poi, bisogna anche evidenziare l’atteggiamento di Colleghi di qualsiasi ordine e grado che non indossano I dispositivi di protezione individuali negli uffici, all’interno dei veicoli, gli assembramenti davanti i bar ubicati all’interno delle Caserme, Superficialità che può costare cara, poi andiamo a sanzionare il cittadino, diamo noi il buon esempio, meno male che questo è l’atteggiamento di pochi irresponsabili che può causare il danno a tanti però.

Vede, poi ci sono Ufficiali e sottufficiali che hanno reperito in proprio le protezioni per i loro dipendenti, e di seguito, l’amministrazione ha provveduto ha distribuire i Dispositivi di Protezione a tutti i militari, il mio ringraziamento e la mia gratitudine.

Sono critico e antagonista ma voglio e devo essere onesto e obiettivo, non tutti sono uguali, c’è chi si distingue, parlando con dati alla mano e con cognizioni di causa le porto l’esempio di due Comandanti di Corpo, ovvero Comandanti di Legioni Carabinieri che si sono distinti.

Il Generale Di Brigata Marco Minicucci, Comandante della Legione Carabinieri Lazio, Ufficiale Generale da Elogiare al quale va la mia Stima e riconoscenza, lo stesso, e ripeto, ho dati alta mano, con grande senso di vicinanza al personale e da padre di famiglia ha contribuito a migliorare il benessere di tanti Militari Arma, aiutandoli con il massimo sforzo e con grande umanità, ho Stima del mio Segretario Generale Massimiliano Zetti ma non condivido il suo attacco per il fatto dell’acquisto delle vaporelle sanificanti, fatto dallo stesso Generale in buona fede nell’ottica di benessere del personale. La mia Stima e riconoscenza al Generale Minicucci.

IL Generale di Brigata Carlo Cerrina, Comandante Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, lo stesso Ufficiale Generale, Non tenendo conto di un’assoluzione con non luogo a procedere emessa da un GUP, trasferisce d’ufficio un Collega per incompatibilità ambientale, a 90 Km dalla propria famiglia, perché non trasferirlo d’Autorità a 20/30 Km? Perché non trasferire chi l’ha denunciato? L’Appuntato in questione, padre di famiglia, con problematiche gravi in famiglia, ha chiesto di conferire in base all’Art.735 del TUROM con il Generale in questione ma ha ricevuto risposta negativa, lo stesso non è stato autorizzato a viaggiare, perché da una nota circolare se la distanza dalla residenza/domicilio supera un’ora di percorrenza, viene rigettata. Poi ci lamentiamo dei suicidi? Pessima gestione del Benessere del personale, che lo stesso Generale Cerrina, deve garantire in base all’Art.725 TUROM Lettera E. La differenza la fanno le persone, non l’uniforme che si indossa.

Foto: RietiLife ©

Print Friendly, PDF & Email