Il Liceo Artistico in tempo di coronavirus

La scuola al tempo del Covid-19 non si è mai fermata e si è reinventata in poco tempo. Quello che non sono riusciti a produrre le riforme e i solleciti per utilizzare al massimo le potenzialità delle nuove tecnologie, ci è riuscito un virus, un veleno, che ha portato alla globalizzazione della sofferenza con la pandemia.

Come hanno reagito i giovani che frequentano le scuole superiori? Si può creare una banca di testimonianze dirette di come hanno vissuto questo momento epocale, del tutto inaspettato? I comportamenti sociali dei teenager sono cambiati con la distanza fisica, la mancanza di abbracci e di scambio di borracce, soprattutto è cambiata la loro esistenza in crescita a causa della mancanza della vita di gruppo?

I giovani – si sa – sono i più abituati a relazionarsi in rete, in remoto, in una dimensione virtuale. In un periodo di alto stress come quello dell’adolescenza, i giovani  si rivolgono alla tecnologia per far sì che il loro corpo produca dopamina, e questo può renderli dipendenti: studi scientifici hanno dimostrato che nel corso della loro vita continueranno a rivolgersi alla tecnologia nei momenti di stress. Il risultato che osserviamo oggi è che faticano a creare dei veri rapporti con le persone, e possono accrescere il senso di impazienza tipico della gioventù dovuto al fatto di vivere in un mondo di gratificazioni istantanee.

La generazione millenaria è stata la prima ad affrontare “la Grande recessione “, la crisi economica a cavallo tra il 2007 e il 2010. Ma la Generazione Net, che sta frequentando ora il triennio delle superiori, che è nata nei primi anni del XXI secolo, sta vivendo un cambiamento ancora più complicato, quello del blocco temporaneo delle libertà, del distanziamento sociale in ogni luogo del mondo, di un indebitamento economico dei Paesi europei, della perdita dei posti di lavoro magari dei loro genitori o familiari. Hanno però scoperto che il centro della vita è la salute, personale e collettiva.

Per raccogliere le riflessioni sull’esperienza di lockdown, il Liceo artistico di Rieti ha chiesto ad alcune classi di scrivere un testo meditando con la messaggistica su gruppi WhatsApp in merito all’antica profezia cinese “possa tu vivere in tempi interessanti”, tema della Biennale di Venezia 2019. Le sintesi migliori sono stati pubblicate sul sito del liceo artistico www.liceoartisticorieti.it e mostrano una generazione attenta agli altri, all’ambiente, ai problemi sociali, al vivere riscoprendo i piccoli gesti e i veri valori.

La scuola perennemente interconnessa su diverse piattaforme di didattica a distanza ha partecipato inoltre al bando del Concorso nazionale promosso dal Movimento 5 Stelle, “Facciamo Ecoscuola”, costruendo un percorso formativo dal titolo “Cambio stile, vivo dolce” . Gli organizzatori hanno selezionato oltre 1000 progetti ritenuti idonei, tra cui quello del Liceo Artistico di Rieti; quelli vincitori riceveranno un finanziamento di 10.000 euro grazie agli oltre 3 milioni ricavati dal taglio stipendi dei portavoce del Movimento.

Gli studenti del Liceo Artistico di Rieti hanno inoltre partecipato ad un altro importante concorso nazionale riservato alla Rete dei licei artistici italiani, una selezione dei loro lavori sono pubblicati sul sito del Calcagnadoro. Il concorso “Racconti dentro e fuori” aveva come oggetto la realizzazione di opere video e/o fotografiche sul tema dell’emergenza sanitaria che ha costretto ciascuno di noi a rimanere a casa e a rinunciare a moltissime esperienze. Cosa ci avranno insegnato questi giorni eccezionali per la quotidianità di domani? Gli studenti di Grafica hanno prodotto dei manifesti per una campagna sociale d’impatto immediato e comunicativo, quelli di Audiovisivo Multimediale hanno creato un cartone animato con lo smartphone, quelli di Arti Figurative hanno realizzato video e alcuni lavori di foto con interventi grafici-pittorici utilizzando ogni tipo di cellulare.

Organizzare classi digitali per non perdere il contatto con la realtà e per ricondurre gli alunni ad una loro rassicurante routine quotidiana e il più possibile creativa, è stato l’obiettivo centrale della scuola, perché mai si smette di imparare, di essere aperti al futuro e di vivere le difficoltà come opportunità. (di Ines Millesimi)

Foto: IIS Calcagnadoro ©

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