“Amore e regole, così ci siamo salvati”: 31 nonnine e 21 operatori tutti negativi in due strutture di Poggio Bustone

Nel comune di Poggio Bustone ci sono due strutture che si occupano del benessere delle donne della terza età: la prima è “La casa di riposo della Letizia Francescana” che è una delle prime strutture sorta nella provincia di Rieti, gestita da Suor Franceschina la quale incarnando lo spirito francescano non ha delimitato il suo affetto e le sue cure solo alle sue assistite ma a tutta la popolazione, ha insegnato i suoi valori e la sua passione nell’aiutare le persone più bisognose a quel bambino, ora uomo, che ha cresciuto con cura e che risponde al nome di Rocco Moscatiello.

La seconda struttura è “L’istituto suore missionarie cappuccine” gestita dalla società cooperativa “Fratello Sole Sorella Luna” di cui il responsabile proprio Rocco Moscatiello. Le due residenze si prendono cura dei propri ospiti, non solo erogando loro servizi di tipo sanitario e socio-assistenziale, ma anche rendendo piacevole il loro soggiorno da un punto di vista umano, conferendo centrale importanza alla relazione che può instaurarsi tanto nel gruppo dei pazienti, quanto tra i pazienti  il personale e figure religiose come Suor Corona, Suor Elza e Suor Anne Marie.

“In questo periodo difficile di pandemia è complicato creare quella sensazione di benessere che ci contraddistingue in quanto ci siamo subito isolati a partire dai primi di febbraio- spiegano dalle strutture –  e abbiamo vietato l’accesso ai familiari creando una forma di distacco fisico dalle nonnine, ma abbiamo sempre cercato di mantenere quel legame affettivo di cui tutti hanno bisogno tramite contatti telefonici ed anche videochiamate. Ringraziamo tutti i parenti che hanno capito la situazione e ci hanno mostrato sin da subito una grande comprensione. Le nostre operatrici svolgono il loro lavoro con tutte le procedure di sicurezza necessarie riguardo la protezione individuale e degli altri, rispettando scrupolosamente tutte le norme igieniche. Abbiamo imposto dei protocolli molto rigidi”.

“Non è facile lavorare in un continuo clima di preoccupazione perché diciamocelo viviamo tutti con la paura del contagio. I sacrifici richiesti non sono pochi, ma con grande commozione e orgoglio abbiamo conquistato una piccola vittoria, annunciamo che tutto il nostro personale ovvero 21 operatori e tutte le nostre 31 nonnine sono risultati negativi al tampone. Non possiamo abbassare la guardia, ancora dobbiamo rimanere isolati perché le persone anziane sono la fascia più debole e quella più colpita da questo virus, speriamo che a piccoli passi torneremo presto alla normalità” concludono dalle strutture.

Foto: RietiLife ©

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