Nuovo Sindacato Carabinieri: “Comportamenti antisindacali, diciamo che…”

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Nuovo Sindacato Carabinieri a firma di Gianluca Mancini.

La ben nota sentenza della Corte Costituzionale nr. 120/18 legittima le Forze di Polizia a ordinamento militare e le Forze Armate ad essere rappresentate come parti Sociali da associazioni a carattere sindacale, in base alla CEDU, Convenzione Europea dei Diritti Umani, per tali strutture militari non avere una rappresentanza Sindacale, violerebbe il Diritto di associazione e il divieto di discriminazione, se non erro gli Articoli 11 e 14 di tale Convenzione. Le associazioni Sindacali a carattere Militare si sono Costituite, con atto depositato al Ministero della Difesa, con tanto di Statuto, giova precisare che in mancanza di una legge che regolamenta le attività Sindacali, La Consulta ha rimesso al Ministero della Difesa emanare direttive di regolamentazione, in tale contesto l’allora Ministro Trenta emise una direttiva che vietava di intervenire ai Sindacati nelle materie di regolamento, servizio, logistica, ordinamento, inoltre tali associazioni dovevano interferire solo ed esclusivamente tramite la segreteria Nazionale con gli Stati Maggiori, inoltre l’attività Sindacale doveva essere effettuata fuori dall’orario di servizio. Tutto ciò in direttiva Ministeriale, trova parzialmente d’accordo questo Segretario e la maggior parte dei Sindacati, perché ogni legge e ogni manuale di Diritto deve essere Ispirato ai 139 Articoli della Carta Costituente, ovvero all’art. 39 che recita: L’organizzazione sindacale è Libera. Inoltre il sindacato tutela i diritti individuali e collettivi dei militari oltre a vigilare sul benessere e sicurezza.

Le Associazioni Sindacali della Polizia di Stato ultimamente sono state elogiate dal Capo Della Polizia, Il Prefetto Gabrielli, che ha ritenuto per iscritto di sottolineare l’importantissima funzione alle stesse demandata, ciò non trova riscontro nella nostra Amministrazione che nella maggior parte dei casi, trova una classe dirigente Chiusa, arcaica, retrograda, che rifiuta qualsiasi dialogo con chi rappresenta le parti sociali, chiamando i rappresentanti Sindacali con il grado militare, agli stessi Ufficiali o Dirigenti, gradisco rammentare che nei rapporti Sindacali le posizioni sono alla pari e chi interloquisce non è un graduato ma un dirigente Sindacale, QUINDI è Gradita la Parola SEGRETARIO non Appuntato, Brigadiere o Maresciallo, inoltre giova ribadire e ricordare che qualsiasi condotta antisindacale posta in essere, viene punita in mancanza di una legge specifica con la legislazione vigente, ovvero l’Art. 28 legge 300/70 ( Condotta Anti Sindacale) competenza Giudice del Lavoro.

Gradirei Ricordare a tali Ufficiali e Dirigenti che L’arma dei Carabinieri Non è un Feudo ma un bene della Pubblica Amministrazione, è dello Stato, Del Popolo e i carabinieri che sono su strada, in prossimità con il Cittadino, fanno grande e gloriosa la nostra amministrazione non chi sta dietro ad una scrivania oppure esce per fare le ispezioni e controllare se si rispetta al millesimo di secondo l’orario Giusto per il posto di Controllo oppure se il Carabiniere indossa in maniera perfetta o formale il berretto, ci vorrebbe meno forma e più sostanza.

Poi vi sono i Comandanti ai vari livelli, che si sentono Gesù Cristo in terra, ovvero vietano le mascherine reperite in proprio, come se in questo momento vi fossero giacenze infinite di dispositivi di protezione, ordinando di usare solo quelle dell’Amministrazione, ordini contrari a circolari e pacchetti d’ordine emanati dal Comando Generale Dell’Arma dei Carabinieri Che dispone l’utilizzo dei Dispositivi Reperiti in proprio basta non abbiamo scritte pubblicitarie tranne il Logo di chi le produce, una circolare del genere è stata emessa dall’attuale Comandante della Compagnia Carabinieri di Rieti, disposizione quanto mai inopportuna e priva di senso logico. A questi Ufficiali provenienti da anni di Accademia, voglio ricordare che l’Art. 725 TUROM ( Testo Unico Regolamento e Ordinamento Militare) Lettera E e lettera F. citano che il Superiore deve tutelare le condizioni di vita e di benessere del Personale oltre ad attuare tutte le misure di prevenzione e di sicurezza nel posto di lavoro, inoltre la legge 81/2008 identifica come responsabile della Sicurezza sul posto di lavoro il Comandante di Corpo e Il Dirigente di Settore preposto ( Generale Comandante di Legione nel caso della Legione Carabinieri Lazio),

Il COVID 19 Ha ucciso UOMINI E DONNE, CIVILI E MILITARI! E sinceramente vietare l’uso di mascherine o limitare l’uso solo a quelle in dotazione, oppure vietare l’utilizzo perché si somiglia agli infermieri… oltre ad essere inopportuno e senza senso ci fa porre la domanda sulla formazione e sull’adeguatezza dell’Attuale classe Dirigente.

Chi pone in essere tali atteggiamenti non passerà inosservato al Sindacato e verrà chiamato tramite il nostro ufficio legale a rispondere della propria condotta nelle sedi opportune.

Segnaliamo e monitoriamo le continue ispezioni durante il servizio effettuate al Segretario Provinciale di Rieti da parte di un Ufficiale, guarda caso dopo aver segnalato alcune criticità, nessuno vi nega di ispezionare, fatelo pure, rientra nei vostri compiti ma sappiate che noi monitoriamo anche questi aspetti che ci fanno riflettere, questo Segretario Regionale si augura che tali ispezioni vengano effettuate con equità a tutti e non ci siano atteggiamenti di altra natura come finalità, se ciò fosse interverremo fermamente anche su questi episodi con tutte le vie che la legge ci mette a disposizione.

Bisogna combattere per affermare la democrazia e il dialogo anche all’interno di un Amministrazione che lavora e opera per un paese democratico, garantista e degno di essere chiamato Stato di Diritto.

Foto: RietiLife ©

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