Lettera aperta del Presidente di Confartigianato ai dipendenti

Lettera aperta del Presidente di Confartigianato Imprese Rieti, Franco Lodovici ai dipendenti e collaboratori

Cari colleghi,

mi piace chiamarvi così, Confartigianato per me è sempre stata una famiglia, la casa degli artigiani e delle pmi e voi siete la struttura portante del sistema.

Non voglio scomodare i toni drammatici, ma la gravità della situazione, prima sanitaria e poi economica, è sotto gli occhi di tutti. Lo hanno sperimentato per primi gli imprenditori degli undici Comuni della zona rossa del Lodigiano e di Vo’ Euganeo, poi i colleghi della Lombardia, dell’Emilia Romagna, del Piemonte, delle Marche ricompresi dentro quella che è stata per qualche giorno la nuova zona rossa e ora, purtroppo, tutta l’Italia.

Abbiamo grande rispetto per le competenze delle autorità sanitarie che hanno ispirato i provvedimenti via via emanati. Quei provvedimenti li abbiamo rispettati e adottati con senso di responsabilità, perché in gioco c’è la salute dei nostri cari, la nostra, quella di tutta la comunità. E non abbiamo tentennamenti nel dire che la tutela della salute deve venire prima di tutto, anche dell’attività di impresa. Per questo siamo favorevoli all’adozione di ogni misura che vada rapidamente in questa direzione. Poi faremo i conti dei danni, ma adesso salviamo il bene primario della salute. Per noi non è una novità, per noi che abbiamo imprese familiari (per altri questo è un aggettivo dispregiativo, non per noi!), per noi che abbiamo dipendenti e collaboratori che conosciamo tutti per nome.

Dopo il contagio da Coronavirus, si sta diffondendo il contagio della drastica riduzione dei ricavi, degli ordini, delle commesse per tutte le attività economiche, esteso praticamente a tutti i settori, seppur con differenti gradi di gravità. Confartigianato, che avrà pure dei difetti, ha di certo il pregio di avere una catena di comando corta, contando proprio su ognuno di voi, su ognuno di noi.

So bene che ogni categoria avrebbe una specificità da far valere, ma crediamo che rimanere uniti sia un valore, evitando il gioco al massacro di avere disparità di trattamento a parità di danno. Non sono tra quelli dalle tante parole, perciò mi fermo qui, non prima però di avervi ringraziato per quello che avete fatto e che state facendo. Per non essere scappati a casa, per non aver lasciato un minuto gli uffici scoperti, per aver garantito servizi e supporto alle imprese in un momento così difficile, dove anche una parola serve a non sentirsi soli.

Grazie a Maurizio, Matteo, Tiziana, Loretta, Veronica P., Clara, Veronica D., Elisa, Cinzia, Azzurra, Raffaella e a tutti i collaboratori che con il loro lavoro ci sono vicini e ci aiutano a pensare che presto finirà e ricominceremo un nuovo corso, insieme, per dare un futuro a noi e ai nostri figli, per il bene del Paese.

Non ci arrendiamo: gli artigiani sono quelli che in dieci giorni hanno costruito l’ospedale di Bergamo, quelli che fanno viaggiare le merci e stanno tenendo in piedi l’Italia. Rialzeremo le serrande, ci rimboccheremo le maniche, come sempre, perché noi siamo l’Italia.

Grazie.                                                                                                               

Confartigianato Imprese Rieti, Il Presidente Franco Lodovici

Foto: RietiLife ©

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