Sinistra Italiana: “Ridotti servizi psichiatrici e per dipendenze. Chi è nel disagio va aiutato”

“Ci sarà tempo dopo l’emergenza del Coronavirus per parlare dei tagli alla Sanità fatti negli ultimi vent’anni nelle Regioni italiane da un sistema politico che ha privilegiato le privatizzazioni, i commissariamenti, la chiusura di ospedali e la soppressione di strutture e posti letto”: lo scrive il Circolo di Rieti di Sinistra Italiana.

“Una sanità spolpata in questi anni dal ‘virus’ del neoliberismo. All’emergenza siamo riusciti a dare risposte grazie allo straordinario lavoro e sacrificio di medici e infermieri impegnati in prima linea nella cura. Anche la nostra città vive un momento difficile con le prime vittime e il contagio che in alcune strutture per anziani si è manifestato con forza. In questi giorni sono stati chiusi o ridotti diversi servizi sanitari, per tenere il personale a casa e limitare i contagi. Tra i servizi ridotti dalle ASL di Rieti ci risulta che ci siano quelli psichiatrici e delle dipendenze patologiche” dice il Circolo.

“Se vero questo sarebbe a nostro avviso un problema. Infatti riteniamo che in un momento difficile come quello attuale anche di ‘isolamento sociale’, le persone più problematiche e disagiate che afferiscono ai centri di salute mentale debbano essere curate e aiutate con maggiore frequenza e assiduità. Pertanto facciamo appello alle rappresentanze istituzionali del territorio, anche della Regione Lazio se sono a conoscenza di questa problematica e di prendere provvedimenti per riportare quel servizio alla normalità come merita per le cure fondamentali di tante persone che soffrono nel nostro territorio del disagio psichico e mentale” conclude il Circolo di Rieti di Sinistra Italiana.

Foto: web ©

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