La C lavora per il suo futuro tra dubbi e richieste: i club chiedono svincolo da fideiussione e cassa integrazione per giocatori

(ma.dio) Il calcio per ora non riprenderà il suo percorso naturale. Nell’assemblea di C che è andata in scena ieri mattina e finita nel pomeriggio – la prima da quando c’è l’emergenza coronavirus – non si è discusso (almeno come argomento principale) di una possibile ripresa a breve, ma dei problemi economici che stanno affrontando tutti i 60 club in questo periodo. Si tornerà sul terreno di gioco solo quando la salute non sarà più a rischio: solo all’ora ci si potrà rimettere comodi sul divano per ammirare una partita, o recarsi allo stadio per tifare la squadra del cuore.

Una riunione a livello telematico che vedrà un’altra per gli inizi o verso la metà di maggio, svolta in una grande commozione e vicinanza per le squadre del nord. Il Rieti è stato rappresentato dal suo direttore generale Pierluigi Di Santo, che ha dato piena disponibilità a collaborare con gli organi competenti su tutto quello che verrà deciso nei prossimi giorni. Lo stesso ha già avuto un colloquio con i senatori amarantocelesti (capitano e vicecapitano), dove gli ha ribadito che il club non prenderà decisioni autonome, ma condivise con tutti i membri della propria squadra.

TEMI – L’assemblea ha avuto inizio ieri mattina, per finire nel primo pomeriggio: circa 4 ore di discussione e riflessione sul futuro di tutta la C. La LegaPro ha incaricato uno studio di professionisti per calcolare la possibile perdita economica, PWC TLS che nelle prossime settimane darà un resoconto finale. Il tema più caldo è stato quello sul taglio degli emolumenti, del bimestre marzo-aprile. E proprio su questo fronte i club hanno chiesto la necessità di adottare il prima possibile misure che permettano la sostenibilità economica, a partire dallo svincolo sulle fideiussioni e la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione in Deroga per i calciatori. Per questo però servirà passare attraverso un decreto legge, che potrebbe essere contenuto all’interno del Decreto Italia o Decreto Rilancio.

GHIRELLI – Al termine dell’assemblea è intervenuto il numero uno della LegaPro, Francesco Ghirelli. “Ho già rappresentato alla Federazione le necessità e le istanze dei Club. È necessario trovare un punto di equilibrio tra le questioni etiche, le responsabilità collettive e la possibilità per le squadre della Serie C di continuare a spendersi in prima linea per quel calcio che fa bene al Paese. Abbiamo tracciato una linea comune sull’esigenza di riforme basate sul taglio dei costi ai fini della sostenibilità economica. Il rischio è enorme per la C anche in relazione alla continuità aziendale”.

Foto: RietiLife ©

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