LA FOTO – Anche un balcone può essere un campo di calcio. Il coronavirus non ferma i sogni

(ch.di.) Anno domini 2020. Quarto giorno di “quarantena“: è il 13 marzo, siamo in viale Matteucci, Rieti. Nella foto di Francesco Patacchiola tre bambini, presumibilmente fratelli, giocano a calcio. Non è un campo, non è un parco, non è la strada. È il balcone: pochi metri, scomodi, per far rotolare una palla. E mamma e papà devono abbozzare. Lì, normalmente non si potrebbe giocare. Normalmente. Ma per tenere viva la voglia di giocare e stare insieme, perché no, il sogno di fare il calciatore da grande, va bene anche un campo tre metri per due, forse uno e mezzo. Sogni e voglia di “normalità” che il coronavirus, almeno quelli, non può uccidere. 

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

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