Rieti calcio, ad oggi sei retrocesso: un playout rischia di non giocarsi e colmare il gap è (quasi) impossibile

(di Matteo Dionisi) Domenica le mura dello Scopigno forse hanno spazzato via le ultime speranze del Rieti verso i playout. La sconfitta – immeritata per quello che la squadra di Caneo ha fatto vedere – contro la Sicula Leonzio per 2-1, ha rispedito al mittente tutte le illusioni dei tifosi amarantoclesti. Il treno verso la salvezza sta per terminare le sue fermate e per la squadra reatina rimangono davvero pochi vagoni sui quali salire e rimanere in viaggio verso la stazione chiamata “Permanenza in Serie C”. La classifica è chiara: a risalire, Rieti ultima con 12 punti, Rende 18, Bisceglie 20, Sicula Leonzio 26, Picerno 32. Caneo insieme ai suoi ragazzi dovrebbero fare un filotto di vittorie, sperando almeno nei playout. A patto che si svolgano. Già, ma quali sono i criteri per poterli disputare?

LE REGOLE – La disputa dei playout avviene tra le squadre classificate al penultimo, terzultimo, quartultimo e quintultimo posto di ogni girone. La quintultima disputerà una gara di andata e ritorno contro la penultima classificata; il match d’andata sul campo della penultima. La quartultima invece affronterà la terzultima, sempre con due partite a disposizione. Alla fine delle due gare, in caso di parità di punteggio, per determinare le squadre vincitrici si tiene conto della differenza reti; in caso ulteriore parità, viene considerata vincete la squadra che ha la classifica migliore. Le due perdenti invece retrocederanno in Serie D. Stando così le cose, i playout sarebbero Picerno-Rende, e Bisceglie-Sicula. Col Rieti retrocesso direttamente. C’è un però, soprattutto sulla disputa di almeno un playout. Ecco perché.

LA MANCATA DISPUTA PLAYOUT – C’è anche il caso in cui i playout non si potrebbero fare: la penultima al termine del campionato, retrocederà direttamente in D, qualora il distacco con la quintultima sia superiore di 8 punti. Stesso discorso vale per la terzultima, se i punti alla fine della stagione saranno superiori a 8 dalla quartultima. Ad oggi tenendo conto del girone C, ma soprattutto se il campionato fosse finito proprio nell’ultimo week-end, ci sarebbe solo un playout: Bisceglie-Sicula Leonzio. Il Rieti, ultimo e solo con 12 punti saluterebbe la C, insieme al Rende (mentre il Picerno sarebbe salvo).

CALENDARIO – Mancano 9 partite alla fine: 27 punti ancora a disposizione. Il calcio è imprevedibile, ma per Caneo e il Rieti forse neanche un miracolo può bastare per salvare la categoria e rimanere per il terzo anno di fila in Serie C. Le squadre nella zona rossa della classifica si affronteranno da qui al termine del campionato in diverse sfide tra pericolanti: il Picerno affronterà il 29 marzo il Rende in casa; il 5 aprile invece la Sicula Leonzio in trasferta. Proprio la Sicula l’8 marzo affronterà in casa il Rende; poi sempre tra le mure amiche, il 5 aprile se la vedrà contro il Picerno. Gli amarantocelesti invece il 19 aprile sfideranno il Bisceglie in trasferta e nell’ultima giornata il Rende, ovvero il 25 aprile. Da qui alla fine il Rieti dovrebbe colmare il gap di 6 punti dal Rende e poi fare la lotta sul Bisceglie, che al momento è l’unica squadra che potrà fare i playout. Stando alla matematica – visto che tra penultima e quintultima ballano 14 lunghezze – però, a diversi minuti dalla deadline della regular season, il club di Riccardo Curci farà i bagagli per tornare in D dopo due stagioni di professionismo e di terza serie tanto sudata e voluta, ma gettata al vento con scelte scellerate e zero programmazione.

Foto: Gianluca VANNICELLI ©

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