Casperia, immersa nel mito tra strade senza tempo e panorami straordinari | ‘Paese che vai’

Ennesimo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Uno dei borghi antichi più belli d’Italia, tra panorami mozzafiato e stradine senza tempo, la sua origine immersa nel mito fa di Casperia un comune imperdibile con tanto da raccontare e altrettanto da vedere.

DOVE SI TROVA? – Ad una quarantina di minuti in macchina da Rieti si trova uno dei borghi antichi più belli d’Italia, Casperia, che con i suoi 1257 abitanti si trova tra il Tevere e i Monti Sabini. Il suo territorio si divide marcatamente in due parti, quella collinare si trova ad ovest mentre la parte orientale è quella montuosa che viene attraversata dalla dorsale del pre-Appennino laziale. Il suo centro storico si trova a 397 metri s.l.m. ma nel comprensorio del comune si trovano anche cime superiori ai 1200 metri, come ad esempio quella del Monte Alto, una delle cime più alte dei Monti Sabini. A presentare il comune è il sindaco Marco Cossu: “A soli trenta minuti di macchina da Rieti c’è il nostro borgo, insignito della bandiera arancione dal Touring club italiano per l’integrità del suo tessuto urbanistico medievale. Ma non è un paese museo: nel centro storico ci sono bar, ristoranti, botteghe artistiche e l’accademia di alta sartoria “Maria Antonietta Massoli” nata dalla sinergia tra l’amministrazione comunale, la sartoria Massoli di Casperia e la maison Fendi. I nostri avi ci hanno tramandato un cospicuo patrimonio culturale, costantemente oggetto delle nostre attenzioni; fino a marzo è possibile visitare il cantiere di restauro aperto della tela seicentesca dell’Annunciazione dipinta da Giovan Battista Salvi detto “il Sassoferrato”, custodita nella chiesa della Ss. Annunziata in piazzale Oddo Valeriani. Il borgo medievale è incorniciato da verdi colline ricoperte di uliveti e dai Monti Sabini in cui è possibile svolgere attività all’aria aperta. Potete seguirci su Facebook e Instagram sui profili Visit Casperia”.

QUANDO NASCE? – Le origini di Casperia traggono origine dal mito, si narra infatti che Sabo (da cui il nome della Sabina), partì dalla Persia per giungere in Grecia, dove trovò le durissime leggi di Licurgo a costringerlo a partire per l’Italia, egli approdò dapprima in Sicilia e poi proprio nell’attuale territorio di Casperia, che sarebbe così una delle città più antiche della pre-romanità. Casperia fu citata inoltre da Virgilio come una delle città che inviarono truppe in aiuto a Turno nella guerra contro Enea. Queste fonti sono tuttavia inattendibili e così inutilizzabili per stabilire la data di nascita del paese, i primi reperti che si possono utilizzare a tale scopo sono invece quelli romani, in particolare le ville rustiche ritrovate su questo territorio. Il nome del comune, sebbene questo sia ormai conosciuto in tutto il mondo come Casperia, non è sempre stato questo, bensì fu cambiato nel 1947, prima di allora il territorio era nominato Aspra Sabina. Aspra figura nei documenti a partire all’incirca dalla metà dell’anno 1000, periodo in cui Berardo Abate la acquistò per essere un bene dell’Abbazia di Farfa. Suo figlio, Teudino, la cedette poi ai monaci nel 1081, da quel momento in poi dunque Aspra si trova sotto l’autorità della Chiesa. Essendo sotto il diretto controllo della Santa Sede, come dimostra il registro camerale del Cardinale Albornoz del 1364, il comune fu processato nel 1366 per aver dato aiuto al condottiero Annichino, dichiarato ribelle dal Papa Urbano V. Nel 1375 il popolo si ribella alla situazione di vassallaggio alla Santa Sede ma la ribellione venne duramente repressa e fu ottenuta dal Comune di Roma con un atto di Vassallaggio allo stesso, tale documento è ancora conservato nell’archivio comunale e porta la data 18 febbraio 1376. Alla fine del XIV secolo Aspra Sabina fu occupata dalla famiglia dei Savelli a cui il territorio rimase fino al 1501, anno in cui l’allora pontefice Alessandro IV la cedette agli Orsini, per tornare ai Savelli solo due anni dopo, nel 1503 con la morte del Papa, ma alla fine del secolo, per la precisione nel 1592 fu confiscata ad un membro della famiglia per tornare al dominio diretto della camera apostolica. Dal 1816 il comune entrò a far parte della delegazione di Rieti ma dopo l’annessione al Regno d’Italia, nell’ottobre 1870, il comune entra a far parte della provincia di Roma e solo nel 1927 entra a far parte della neocostituita provincia di Rieti, vent’anni dopo decide di cambiare il suo nome e si dice addio ad Aspra per dare il bentornato, stando alle fonti letterarie, a Casperia. 

COSA VEDERE? – Casperia, come è stato già accennato dal Sindaco è stata premiata dal Touring club italiano come uno dei borghi antichi più belli d’Italia, e per mantenerlo tale l’ingresso allo stesso è vietato alle macchine, nel centro storico si accede solamente a piedi. Le mura risalenti al 1282 raccolgono l’abitato che è accessibili solo da due porte: Porta Romana, a ovest, e Porta Reatina, meglio conosciuta come Porta S. Maria, a nord-est. La cinta muraria che circonda la città è la seconda cinta che gli abitanti dell’allora Aspra hanno creato, della prima, risalente a due secoli prima, resta l’arco di via Garibaldi, o Arco vecchio. Il panorama che si può ammirare girando intorno al borgo è meraviglioso, una delle viste più belle della Sabina è quella che si ammira dal terrazzo di Piazza Umberto I, ma non si può di certo rinunciare anche ad ammirare la valle del Tevere, così come i colli umbri all’orizzonte nord-ovest o i moti sabini a sud-est. Sulla sommità del borgo sorge la chiesa parrocchiale, dedicata a San Giovanni Battista, questa mantiene la torre campanaria del XIII secolo e alcuni affreschi del XIV, nel 1515 fu ampliata ma la ristrutturazione successiva, del 1791 le ha conferito lo stile barocco che ancora oggi possiamo ammirare. Nella chiesa viene conservato un dipinto su tavola del 1524 raffigurante il battesimo di Gesù di Giacomo Santoro, inoltre nella sagrestia è mantenuto anche il presepe monumentale fatto a mano da Giannicola Mariani che rappresenta Casperia in miniatura. Nella chiesa è custodito anche il grande organo acquistato dalla comunità nel 1600 per celebrare il giubileo. Arrivando a Casperia, di fronte alla porta del paese, sul lato opposto del Piazzale Oddo Valeriani, c’è la barocca Chiesa della SS. Annunziata, che con la sua imponente mole in cotto accoglie i visitatori nel paese. Nel portale di ingresso è riportata la data del 1609, tuttavia la chiesa fu terminata nel 1661. All’interno della chiesa c’è l’Annunciazione del Sassoferrato, un capolavoro del cromatismo di Giovanni Battista Salvi detto appunto Sassoferrato, ai lati dell’opera vi sono due colonne in marmo rosso. Di notevole importanza sono inoltre la cappella di San Francesco Saverio costruita per volere della famiglia Senapi ed una tela risalente al 1600 che raffigura la circoncisione di Gesù. Se si visita Casperia non si può certo perdere l’occasione per visitare anche palazzo Forani, questo si trova nella parte settentrionale della cinta muraria e risale al XVI secolo, a costruirlo fu una famiglia feudataria degli Orsini, la famiglia Bruschi, e in omaggio a questi a lato del portale del palazzo vi sono due orsi in pietra. Il palazzo conta oltre cinquanta stanze e una cappella e durante la dominazione napoleonica questo fu ristrutturato nello stile dell’impero con ricchi stucchi decorativi, pareti dipinte e gallerie con volta.

Prescindendo da queste meravigliose strutture, il centro storico di Casperia è di per sé una meraviglia, uno dei più straordinari esempi di architettura medievale: la struttura del paese è «a bulbo di cipolla», con strade a cerchi concentrici che via via si restringono, inerpicandosi sui versanti del colle sino a culminare in piazza S. Giovanni Battista. Casperia è inoltre il luogo ideale dove poter trascorrere una vacanza all’ insegna di attività all’aria aperta. I Monti Sabini, a poca distanza da Roma, sono meta per appassionati di trekking o passeggiate più leggere; la vetta del Monte Pizzuto m.1288, cima più alta dei monti Sabini è raggiungibile con circa 3 ore di cammino da Casperia.

QUALI SONO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI? – Certamente immancabili sono gli appuntamenti a cui il comune ci invita a partecipare, questi collocati tra l’estate e i primi freschi di autunno, partono i 24 giugno con la festa padronale di San Giovanni Battista, una festa, non solo religiosa ma anche una rivisitazione medievale, che dura un paio di giorni, a cui partecipa l’intera comunità. A seguire è l’ormai tradizionale sagra degli stringozzi che si tiene ad agosto, quest’anno sarà la sua XXXVIII edizione, sagra del gusto e dei sapori che il paese vuole perpetuare nel tempo. A settembre vi è un altro appuntamento culinario, la sagra del tartufo, è una tradizione certamente più giovane, infatti quest’anno sarà la sua nona edizione, ma che celebra un prodotto tipico della Sabina. A chiudere gli appuntamenti enogastronomici è la sagra della polenta, che si tiene in ottobre (è alla 24esima edizione).

Foto: RietiLife ©

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