Lo spettacolo è diviso in due parti: la prima, drammatica, si svolge nell’autunno 1943; nella seconda parte, che è comico-umoristica, ancorché amarognola, Violetta Chiarini interpreta un personaggio alle prese con la vita violenta e stressante della Roma contemporanea, rappresentando un affresco satirico della capitale.
«Metto in scena sullo stesso piano due forme di violenza che sembrano distanti tra loro – spiega Violetta Chiarini – ma non lo sono, perché hanno la stessa matrice nell’incapacità di creare armonia e pace. Guerra e guerretta nascono dentro il cuore dell’essere umano ed è lì che si deve fare la rivoluzione. Il detto latino “Si vis pacem, para bellum” va capovolto: oggi dobbiamo dire: “Si vis pacem, para pacem”».
Lo spettacolo è realizzato col sostegno della Rete Artisti Spettacolo per l’Innovazione. Si avvale, inoltre, del patrocinio del Comune e della Proloco di Casperia. Il testo ha vinto il Premio Sipario nel concorso Autori italiani 2018.