“Fiamignano vi aspetta tra natura e silenzio. Che meraviglia Rascino” | ‘Paese che vai’

Ennesimo appuntamento con la confermatissima rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina GrillottiDall’ombra dell’antica Vesbula al castello di Poggio Poponesco, dalla chiesetta alpina al lago di Rascino, fino alle lunghe passeggiate tra la natura, questo ma anche tanto altro è Fiamignano.   

DOVE SI TROVA? – Fiamignano è il comune più elevato della Valle del Salto perché si erge a 1000 metri s.l.m, con i suoi 1300 abitanti circa si estende per 100 km quadrati ad una distanza dal capoluogo di circa 33 km. A presentare il comune è il sindaco Carmine Rinaldi: “Il comune di Fiamignano è un comune di quelli delle zone interne, prettamente montano, con 25 piccole frazioni, è un comune che soffre molto il problema dello spopolamento dovuto alla scarsa possibilità di lavoro. Quello che facciamo ogni giorno è cercare di sfruttare il nostro territorio per agevolare il turismo che però nelle nostre zone deve essere necessariamente un turismo particolare, un po’ di nicchia, ma vi sono tante persone che apprezzano la nostra ricchezza ambientale, storica, culturale e enogastronomica. Ai moltissimi che apprezzano le nostre ricchezze vorrei fare un invito, quello di venirsi a godere la bellezza dei nostri territori e ad apprezzare il buon cibo e la cordialità degli abitanti. Il nostro comune è consigliatissimo a chi cerca la tranquillità e voglia godere del silenzio che in questi posti si respira, questo soprattutto durante l’inverno, quando la neve ovatta tutti i suoni circostanti, durante l’estate invece il comune è più movimentato perché arriviamo ad avere anche 6000-7000 persone. Il turismo è particolarmente attratto dal meraviglioso Altopiano di Rascino, che invito chiunque a visitare, che fa apprezzare tutta la sua bellezza soprattutto nel periodo estivo durante il quale si svolgono anche tante manifestazioni. Le ricchezze ambientali che Fiamignano può dare al turista, e il buon cibo, si possono invece gustare durante tutto l’anno”.  

QUANDO NASCE? – Come testimonierebbero i ritrovamenti archeologici e come ci racconta lo storico Dionigi di Alicarnasso, in questo territorio si può localizzare un’antica città romana, conosciuta come Vesbula. Di Vesbula non si sa molto, quindi rimangono nell’ombra il periodo e la causa della sua scomparsa che potrebbe risalire al 364, anno in cui un fortissimo terremoto sconvolse gran parte dell’impero. Nel 561 Fiamignano fu annesso al ducato di Spoleto a seguito della conquista longobarda operata da Ariolfo che costituì, in questo modo, il castaldato Cicolano. Nel corso del IX secolo, in seguito alle invasioni saracene , si abbandonarono i vecchi insediamenti e cominciarono a sorgere nuovi centri incastellati per favorire la difesa, fu così che la storia di Fiamignano si legò strettamente a quella del castello di Poggio Poponesco. Intorno all’alta torre del castello furono costruite case in pietra a protezione della fortificazione e della chiesa di Santa Maria. A valle del castello si sviluppò il castrum di Fiamignano. Nel 1226, durante le lotte fra l’imperatore Federico II di Svevia e la Chiesa, il feudo comprendente Fiamignano fu sottratto ai Mareri e passò ai Colonna, quando i Mareri cercarono di riprendere le loro terre, le truppe ribelli distrussero completamente il castello di Poggio Poponesco, era il 1283 e fu da quella data che iniziò a svilupparsi l’attuale paese di Fiamignano. Con l’avvento di Carlo II D’Angiò il territorio tornò di nuovo ai Mareri ma con dimensioni più ridotte rispetto al feudo originario. Nel 1523 Fiamignano e il territorio circostante fu venduto da Maria Costanza Mareri al vescovo di Rieti, in quel momento Pompeo Colonna, che successivamente lo passò ai Barberini, a cui rimase fino al 1700. Nel 1927 il comune passò dalla provincia dell’Aquila a quella di Rieti. 

COSA VEDERE? – Già lungo la strada di arrivo al paese si può ammirare la meravigliosa Torre del Castello di Poggio Poponesco che domina il territorio sottostante, leggermente fuori dal paese ma facilmente raggiungibile sia a piedi che in macchina. Ma prima sarà bene ammirare le bellezze del centro storico del comune. È sicuramente imperdibile una visita alla cinquecentesca chiesa parrocchiale dedicata ai santi Fabiano e Sebastiano, la chiesa si trova proprio nel centro del paese, è stata recentemente ristrutturata e presenta un’ampia facciata con un portale in pietra ed un’unica navata. L’ingresso principale, posto al centro della parete di facciata, è sormontato dalla balconata realizzata nel 1956. Le pareti laterali ospitano quattro altari, due per ciascun lato; essi ripropongono i caratteri stilistici e volumetrici dell’altare maggiore. Gli altari possono essere datati alla metà del XVII secolo; in quelli laterali la struttura è piuttosto essenziale e lineare mentre più articolata è la struttura che comprende l’altare maggiore. Dopo una passeggiata nel centro storico, dopo aver respirato quella tranquillità che è distintiva del paese stesso, uscendone si può facilmente giungere al sopra citato castello di Poggio Poponesco, nei suoi dintorni si può godere di un panorama che lascia tutti senza fiato e percorrendo a piedi un brevissimo tratto di strada si può andare a visitare anche la chiesetta rurale della Madonna del Poggio, interessante questa perché al suo interno si conservano un pregevole cancello del XVI secolo in ferro battuto ed un frammento di colonna romana. La peculiarità di questa chiesa sta però nell’esterno, qui infatti si trova un arco che indirizza lo sguardo del visitatore verso il Lago del Salto.

Proprio a ridosso della Madonna del Poggio si trovano inoltre i resti del Convento dei Cappuccini, questo fu distrutto quasi interamente durante il terremoto del 1915 e il tabernacolo che si trovava all’interno fu salvato e spostato, questa magnifica opera lignea si trova oggi nella chiesa parrocchiale. postandosi ancora fuori dal paese e raggiungendo il valico di S. Angelo ci si inoltra in un fitto boschetto di pini attraverso il quale si raggiunge la splendida Chiesetta alpina, costruita nel dopoguerra in onore degli alpini caduti al fronte.  Ai più appassionati di passeggiate e trekking il territorio offre inoltre dei sentieri attrezzati, dieci diversi percorsi di diverse difficoltà che si snodano nella natura, si va da passeggiate di un’ora fino a passeggiate di 4 ore. Per chi invece è più appassionato di pesca o per tutti coloro che amano il lago, nel territorio comunale, vi è il lago di Rascino, sull’Altopiano omonimo, si tratta del residuo di un lago pleistocenico, oggi profondo non più di quattro metri e grande circa 28 ettari. Circondato da un canneto, insieme ad altri piccoli specchi d’acqua minori stagionali viene alimentato da una piccola sorgente che sgorga nella sua parte meridionale e da altre sorgenti sublacustri.

QUALI SONO I PRINCIPALI APPUNTAMENTI? – Come ci ha già raccontato il sindaco Fiamignano è un comune che vive di eventi estivi, importantissimo è sicuramente quello della Sagra della lenticchia, vicinissima alla sua cinquantesima edizione è ormai diventata tradizionale, si svolge tutti gli anni in agosto in località Altopiano di Rascino. Gli eventi non finiscono con la sagra, infatti tutti gli anni, la prima metà di agosto si colora di feste ed eventi, che siano essi culturali o enogastronomici, le varie frazioni si fanno l’un l’altra competizione affinché ciascuna realizzi il suo evento più bello. A fine settembre c’è un’ altra festa che ci porta indietro nel tempo: “la rievocazione storica degli antichi mestieri” che erano la transumanza, il mularo, la cagliata con latte ovino, la ferratura del mulo, la gerarchia del pastore. Un’estate da vivere quella di Fiamignano e un inverno per godere del silenzio e della pace che qui si respira, alla scoperta del gusto della tradizione gastronomica locale.

Foto: RietiLife ©

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