Pranzi, cene e regali: il business del cibo a Natale vale 5 miliardi

Quest’anno l’agroalimentare, tra regali enogastronomici, pranzi e cenoni, è la voce più importante del budget destinato dalle famiglie per le feste di fine anno, con una spesa complessiva di 5 miliardi di euro, l’11% in più dello scorso anno. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Ixe‘ “Il Natale nel piatto”, presentata in occasione dell’assemblea con i nuovi trend 2019 sui cesti alimentari e la sfilata dei dolci tipici locali.

La maggior parte della spesa, segnala l’indagine, è dedicata al pranzo di Natale che l’85% degli italiani consumerà a casa. Se per la vigilia molto gettonato è il pesce, a Natale prevale la carne, tra bolliti, arrosti e fritti, dall’agnello al tacchino, ma anche minestre, zuppe, paste ripiene, cappelletti in brodo e pizze rustiche. Rilevante è anche l’impegno ai fornelli con una media di 3,8 ore per cucinare; in particolare il 36% resterà in cucina meno di tre ore, il 16% da tre a cinque ore e il 18% oltre cinque ore.

Un ritorno in cucina accompagnato da una scelta attenta degli ingredienti. Lo dimostra il fatto che il 30% degli italiani ha scelto quest’anno di regalare per le festività vini, spumanti o prodotti alimentari tipici. La parola d’ordine è andare a caccia di curiosità e trovare il miglior rapporto qualità/prezzo, con il 70% che frequenta i tradizionali mercatini di Natale, di cui il 50% vi acquista prodotti enogastronomici.

“Dalle scelte di acquisto di questi giorni dipende il futuro di centinaia di migliaia di aziende italiane, con un impatto rilevante sul lavoro e sull’economia Made in Italy ma anche la difesa del patrimonio di biodiversità, dell’ambiente e il contrasto alla crisi climatica”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che invita ad acquistare italiano.

Foto: RietiLife ©

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