A Cantalice e Poggio Fidoni, è polemica per la recita dei bimbi a scuola: “Può assistere un solo genitore, motivi di sicurezza”

(r.l.) Polemica a Cantalice e Poggio Fidoni. Il pomo della discordia? La recita di Natale dei bimbi prima delle vacanze. Con una circolare, infatti, l’istituto di Cantalice ha specificato ai genitori dei bambini che animeranno la rappresentazione, che solo un parente per ogni alunno potrà assistere alla recita. Una decisione, quella presa per l’evento del prossimo mercoledì, che ha scatenato mamme e papà che dunque dovranno buttare la conta per vedere i bimbi esibirsi. Il motivo di tale scelta non è direttamente dipendente dalla scuola: c’è, infatti, un motivo di sicurezza, così come recita la circolare.

POGGIO FIDONI – Stessa situazione a Poggio Fidoni. A segnalarlo sono i genitori dei bimbi che frequentano la materna, con una lunga lettera. “Mancano pochi giorni al Natale e in ogni famiglia che si rispetti si sta facendo il countdown per il 25, ma soprattutto i più piccoli non vedono l’ora di esibirsi nella fatidica recita natalizia. Direte cosa c’è di strano in questo? Nulla. A meno ché nella scuola di Poggio Fidoni, sede distaccata della Giovanni Pascoli di Rieti, la recita sarà aperta esclusivamente ad un genitore. Il perché? È facile da trovare: per ragioni di sicurezza! Come dice la preside: “l’area dove sarà svolto l’evento non può ospitare più di un certo numero di persone’. Allora a rimetterci saranno i genitori, persone che oggi più di ieri aspettano trepidanti il giorno in cui il proprio piccolo sarà lì ad esibirsi con canti e balli, cercando con il proprio sguardo quello della loro famiglia” scrivono i genitori.

La lettera prosegue: “Sì famiglia, un tema attuale, che nella società moderna è sempre più delicato, dove si sono moltiplicati  giudici, avvocati, turni lavorativi esasperanti e dove il tempo con i propri cari si riduce all’osso, e per una volta dove in linea teorica non dovrebbe esistere scelta, arriva la magica frase: ‘per ragioni di sicurezza siamo costretti a fare così’, scaricandosi dalle proprie responsabilità, senza alcuna possibilità di opzione. Le alternative ci sarebbero, ma ecco un’altra massima: ‘Non abbiamo i tempi tecnici per le autorizzazioni necessarie’, un altro scarico di responsabilità alla burocrazia. Premesso che il Natale è sicuramente il 25 dicembre e le iscrizioni già si sanno a settembre, ci vuole così tanto tempo per far spostare una piccola recita scolastica di 29 bambini dai 3 ai 5 anni alla struttura sportiva che dista pochi metri dalla scuola? Poi perché ci si  riduce all’ultimo a dire una cosa del genere alle famiglie lasciando loro raccontare una fantomatica storia sull’assenza dell’altro genitore?”.

“Non sarà un caso mondiale certo – continuano i genitori – ma se ci sono impedimenti per una recita natalizia, c’è da domandarsi quale sia il futuro dei nostri bambini. Viste anche le difficoltà economiche degli istituti, che chiedono aiuto ai genitori nell’acquisto del materiale didattico mancante, ma non possono avere la soddisfazione di essere presenti al lavoro in cui hanno contribuito del proprio figlio, il quale non sarà mai felice di una scelta non voluta, non necessaria. Questo accadrà mercoledì 18 dicembre e io mi domanderò cosa dire a mio figlio perché non c’ero a vederlo, non per mia scelta!” conclude la nota dei genitori.

Foto: dal web ©

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