“Immigrati con la scabbia, allarme e paura in Questura a Rieti”

”In Questura a Rieti, si stanno verificando da tempo degli episodi che destano non poca preoccupazione tra gli operatori di Polizia e tra tutto il personale dell’amministrazione civile dell’ Interno che vi presta servizio: a un cittadino extracomunitario, condotto presso il gabinetto di Polizia Scientifica della Questura dal personale dell’ Ufficio Immigrazione per accertamenti videodattiloscopici di rito, venivano notati sulla pelle evidenti segni di presenza di infestazione da scabbia. Il cittadino straniero veniva immediatamente ricoverato nel reparto malattie infettive dell’Ospedale reatino. Ma non finisce qui perchè sempre nel mese di ottobre, il giorno 29, sempre con un cittadino extracomunitario, venivano accertati evidenti infestazioni corporee da scabbia. Anche quest’ultimo veniva ricoverato. È evidente e molto forte la preoccupazione per tutti gli operatori della Questura reatina per una esposizione al rischio di malattie contagiose”.

È quanto si legge in una nota del sindacato di Polizia, Mosap nella quale si sottolinea come nel solo mese di ottobre ”sono stati oltre 40 i cittadini extracomunitari irregolari che si sono presentati presso la Questura di Rieti, indicandola – rileva il Mosap – stranamente, come primo ingresso e quindi successivamente ritornati per richiedere protezione internazionale”.

Stranieri, precisa il Mosap, ”per i quali, nella stragrande maggioranza, altri paesi europei hanno rigettato le istanze di riconoscimento della tutela. Gli stranieri che accedono agli uffici della Questura di Rieti, dichiarano il loro primo ingresso in citta’ risultando privi di qualsiasi controllo sanitario ai fini della individuazione di patologie contagiose”.

Il Segretario Provinciale del Mosap Massimo Nobili critica, fortemente, ”l’immobilismo della dirigenza della Questura di Rieti perche’ dopo aver sollevato il grave problema, a tutt’oggi il Questore o chi per lui non ha messo in atto la benche’ minima salvaguardia per la salute del personale”.

RietiLife resta a disposizione per eventuali repliche

Foto: web ©

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