Teatro, la corsa contro il tempo per l’autorizzazione. Ma che stagione di prosa…

(dal Corriere di Rieti) Teatro Flavio Vespasiano, per l’adeguamento alle norme antincendio è corsa contro il tempo. Martedì 5 scadrà infatti l‘autorizzazione provvisoria disposta dal sindaco Antonio Cicchetti, ma l’assessore alla cultura Formichetti tranquillizza: “L’iter sta procedendo nel modo migliore”. La questione della messa a norma di quello che è forse il pezzo più pregiato del patrimonio artistico del capoluogo ormai si trascina dall’anno 2009, mentre a fissare la data a martedì prossimo è l’ordinanza del 21 settembre scorso nella quale il sindaco Cicchetti premettendo che il 7 giugno la commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo aveva effettuato un sopralluogo di verifica a conclusione dei lavori che si erano resi necessari ai fini dell’adeguamento alla normativa antincendio, e tenuto conto del miglioramento delle condizioni di sicurezza, avendo presentato una domanda di deroga alla commissione tecnica regionale di vigili del fuoco riguardo ad alcuni elementi strutturali oggetto di tutela da parte del ministero dei Beni culturali e non avendo a questo proposito ottenuto risposta – concede una autorizzazione provvisoria di 45 giorni. Come premesso, l’assessore Formichetti offre ampie rassicurazioni.

“Stiamo sistemando l’ultima pratica che ci è stata richiesta” dice, ma la necessità di una nuova ordinanza di autorizzazione provvisoria del primo cittadino si fa sempre concreta, e a suggerirlo sono proprio le parole dell’assessore che da per “fine novembre” la conclusione del complesso e lungo percorso. Intanto il 18 prossimo verrà presentata la stagione teatrale che dovrebbe partire a fine dicembre con I Giganti della Montagna di Luigi Pirandello con Gabriele Lavia, che oltre a recitare curerà anche la regia. Una stagione di prosa, quella annunciata per il 2019 2020, che si presenta ricca di una programmazione di tutto rispetto, che proseguirà con I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevski) con Glauco Mauri e Roberto Sturno per la regia di Matteo Tarasco; Testimone d’accusa di Agatha ma Christie con Ugo Pagliai e Violante Placido e la regia di Marco Sciaccaluga; La rottamazione di un italiano perbene, tratto da II miracolo di Don Ciccillo con Carlo Buccirosso, che si è preso cura anche della scrittura e che ne effettuerà la direzione, e Io e Pirandello di e con Sebastiano Lo Monaco per la regia di Salvo Bitonti. Una programmazione all’altezza della storia e del valore di un teatro che da lustro al capoluogo e che merita la felice conclusione di un lungo iter autorizzativo e di messa a norma in cui va dato atto all’amministrazione comunale di aver investito cospicue risorse.

Foto: RietiLife ©

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