Un nuovo ecografo per ostetricia e ginecologia del De Lellis: ecco chi l’ha donato

Si è svolta questa mattina, presso l’Unità operativa di Ostetrica e Ginecologia dell’Ospedale de’ Lellis di Rieti la cerimonia di donazione di un ecografo portatile di ultima generazione.

Una donazione per favorire le nascite nei luoghi di origine e la loro rinascita dopo il terremoto del 2016 voluta dalla Fondazione ASM per la Salute dell’Infanzia e da ASM, l’Associazione per lo Studio delle Malformazioni Onlus.  Si tratta di un ecografo portatile acquistato grazie ai fondi raccolti con la campagna “Nascere per rinascere”, lanciata nel 2017 dopo i violenti terremoti che avevano devastato alcune regioni dell’Italia Centrale nell’anno precedente. Un’iniziativa finalizzata a migliorare, con la disponibilità di strumenti tecnologicamente avanzati, l’assistenza medica alle gestanti delle zone colpite dai sismi: per non spezzare, dopo le vite e le case, anche quel legame fondamentale con il territorio che è costituito dalla nascita dei bambini nei loro luoghi di origine. E per dare, in tal modo, una speranza in più alla rinascita di quelle terre, così ricche di cultura e di storia.

L’Ospedale de’ Lellis di Rieti è infatti un punto di riferimento per le future mamme di Amatrice, la località laziale più martoriata dalle scosse del 2016: l’intervento è quindi di grande rilevanza per le donne che risiedono in quel Comune e nelle zone limitrofe. L’ecografo portatile in Sala Parto è un ausilio importante per i medici, poiché permette loro di prendere decisioni motivate e tempestive, che rappresentano un fattore decisivo per tutelare la salute della mamma e quella del bambino in un momento delicato come quello del travaglio e del parto. Si tratta di un ombrello ad alta tecnologia per proteggere la fase della nascita, ma che è indispensabile anche per studiarne e conoscerne meglio la fisiologia, prevenendo le problematiche, talvolta gravi, che possono manifestarsi quando il bambino vede la luce. E contribuendo a ridurre la percentuale di tagli cesarei, in alcuni casi ancora troppo elevata in molti Reparti Maternità italiani. L’uso dell’ecografo fornisce infatti accurate informazioni circa il benessere del feto consentendo, quando è possibile, di attendere il parto naturale.

All’inaugurazione hanno partecipato il Direttore Sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale di Rieti Gennaro D’Agostino, il Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia di Rieti Felice Patacchiola, Maurizio Fabbri, Segretario Generale di ASM Onlus, Domenico Arduini, Presidente del Comitato Scientifico di ASM, Alida Tua, Responsabile della Delegazione di Roma della Fondazione ASM.

Foto: ASL Rieti ©

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