Le dimissioni di Mariani sul tavolo: il Rieti accetta o gli dà una chance? | Capuano in pole: ecco le regole per rivederlo

(di Christian Diociaiuti) Non è stata una domenica facile in casa Rieti quella appena trascorsa. E l’inizio di settimana lo sarà ancor meno. Mentre tutti ieri giocavano, allo Scopigno riecheggiava il boato dei sei gol della Casertana, il risultato più chiacchierato del calcio italiano di questo weekend per la sua rotondità. Il Rieti ha fatto la vittima sacrificale e la figuraccia. Nervosi i tifosi, nervoso il presidente, nervoso il dg. Tutti, insomma, a vivere una domenicaccia. Mariani nel dopo gara si è scusato e ha stemperato: “Una giornata no“. Ai tifosi non è piaciuto. E non è piaciuto il silenzio -in realtà questo comprensibile – della giornata di ieri. In cui però qualcosa è successo.

DIMISSIONI – La sgambaturina della squadra – che dunque non ha usufruito del riposo post partita, per di più dopo l’anticipo – è stata preceduta e seguita da qualche incontro. Il sunto? Mariani ha rimesso il suo mandato nelle mani del club. Di fatto, dimissioni. Decisione su cui però la società temporeggia. Motivo? Potrebbero essercene diversi. Uno è di natura umana. Un ultimatum, una chance, da dare ancora all’allenatore romano. Potenza come ultima spiaggia per lui e il vice Danilo Giovannelli (e probabilmente il match analyst, mentre sono può uomini di società che c’erano con Chéu e Capuano, Maggiani e Garofalo). C’è però anche una motivazione pratica, meramente tecnica. Cioè quella di non rimanere senza allenatore, almeno in attesa di una nuova soluzione. Il 6-1 e le sei sconfitte maturate sinora non possono passare inosservate. Curci e Di Santo devono porre rimedio.

TORNA EZIO? – Ad ora, Mariani è ancora ufficialmente l’allenatore del Rieti. Ma in ballo, dunque, c’è l’arrivo di un nuovo allenatore. Le strade, da tempo, portano a Ezio Capuano, per un ritorno che tutti caldeggiano. Ma come potrebbe tornare il Mini One di Pescopagano? Innanzitutto l’accettazione da parte del club delle dimissioni di Mariani e poi l’immediata rescissione con 3-4 giocatori. Questo non solo libererebbe gli slot economici per accontentare le richieste d’ingaggio del tecnico, ma anche quelli di mercato in termini di svincolati. Perché Eziolino qualche nome ce l’ha già per fare una squadra a sua immagine e somiglianza: ad esempio quelli fatti alcuni giorni fa da RietiLife (leggi). Non c’è da nascondere che è sul tavolo la soluzione Sandro Pochesci, il vulcanico allenatore ex Ternana e Casertana. È un nome, dicono i bene informati, “consigliato” da Fabiani. Ma non piace a tutti.

GIORNATA DECISIVA – Quella odierna sarà una giornata importante. Potrebbero arrivare annunci o almeno potrebbe trapelare l’intenzione seria e reale del club che dovrà districarsi tra il farci capire se accetterà le dimissioni di Mariani o se gli darà un’altra partita e se, qualora la decisione fosse già presa – di separarsi col tecnico, via dimissione o esonero – quale sarà la soluzione proposta al posto di Mariani. Tutto questo caos sulla panchina traballante – per non dire già sulle macerie – di Mariani, si somma alle trattative che Curci intrattiene con diversi soggetti. Nessuna lo aggrada finora. E la società è lontana dall’esser ceduta o dal vedere nuovi soci.

IL CAMPIONATO – Intanto stasera c’è il big match, trasmesso in Rai, tra Bari e Reggina. Ma intanto ieri, vittoria per la prossima avversaria del Rieti, il Potenza, per Catanzaro, Avellino, Vibonese, Catania, Teramo e Monopoli. Pari tra Paganese e Virtus Francavilla. Colpisce il ko della Ternana. Comanda il Catanzaro con 10 punti, imbattuto; poi un trenino da nove punti con Potenza, Catania, Ternana e Avellino. Rende e Rieti le uniche a zero. E pensare che con un a vittoria si sarebbe già fuori dalla zona calda. RISULTATI E CLASSIFICA

Foto: RietiLife ©

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