Contigliano quel ‘porto’ che domina la Piana Reatina: scopriamolo con ‘Paese che vai’

Nuovo appuntamento con la rubrica settimanale di RietiLife Paese che vai” che, curata dalla nostra Martina Grillotti, punta a far conoscere, ai reatini e non, i nostri comuni. 73 bellezze tutte da scoprire, tra architettura, storia, gusto, appuntamenti. “Paese che vai” punta a creare un almanacco, un’agenda, che permetta a tutti di saperne di più dei nostri paesi, di scoprirli prima leggendo e poi visitandoli, in un weekend, in un giorno, per una vacanza lunga o corta, per un pranzo o una cena. Vi consiglieremo cosa visitare e gli eventi irrinunciabili cui è impossibile non partecipare. RietiLife è disponibile a integrazioni e segnalazioni, pronta ad ascoltare tutte le realtà del territorio. Scriveteci! [email protected]

(di Martina Grillotti) Guarda la Piana dalle sue mura che però, nel 1501, non riuscirono a resistere a Vitellozzo Vitelli. Custode di bellezza e tradizioni su un territorio vastissimo, fatto di tante frazioni: è Contigliano.

DOVE SI TROVA? – Sette km a ovest di Rieti su un colle di 488 m s.l.m. ai piedi dei monti Sabini, si erge un borgo medioevale che sembrerebbe sfuggire allo scorrere del tempo, grazie anche al mantenimento di viuzze e gradinate che portano alla parte alta del paese. Stiamo parlando di un borgo pieno di storia ma anche di natura incontaminata, abitato da quasi 4000 persone: Contigliano. Il sindaco, Paolo Lancia, suggerisce di “provare a leggere Contigliano non come “un paese” – entità tradizionalmente definita e ben chiusa in sé – ma come un sistema territoriale complesso, distribuito su importanti vie di comunicazione, sulle quali si attesta come un piccolo porto-di-mare”.

QUANDO NASCE? –  Il territorio di Contigliano ha una storia che parte da molto lontano: sembrerebbe che questo borso sia stato abitato già in età preistorica e che si ergesse come un’isola sul lago Velino (poi prosciugato). Contigliano deve il suo nome a Quintiliano, antico oratore del I sec. che, ritiratosi dal pubblico, decise di vivere il resto della sua vita nella sua villa, che iniziò piano piano a circondarsi di case fino a formare l’aggregato che divenne il primo nucleo abitativo. La prima attestazione scritta del Locus Quintilianus risale all’850 e si trasforma successivamente in Castrum Quintilianum nel 1157, attestando il progresso a centro fortificato del quale Rieti si serviva come protezione grazie alla sua posizione strategica. Il 7 agosto 1501 Contigliano fu attaccata da Vitellozzo Vitelli, cavaliere del papa Alessandro VI Borgia, e da una schiera di soldati d’avventura poiché la città gli aveva negato i rifornimenti per il suo esercito e perché una donna lo aveva colpito con una grossa pietra ferendolo leggermente. Il castello cedette in breve tempo: i mercenari irruppero e fecero strage di cittadini, il paese venne saccheggiato e le case furono date alle fiamme. Nell’arco di 60 anni Contigliano si riprese tanto da arrivare ad ampliare la sua prima cinta muraria.

COSA VEDERE? – È di nuovo il sindaco a suggerire: “Sul lungo tratto oggi definito ‘Cammino di Francesco’, vi sono le quattro principali meraviglie del nostro territorio, cui invito tutti ad accedere e a visitare immergendosi in esse e nelle loro rispettive peculiarità! Prima da sud verso nord la Villa Battistini, già dimora del Baritono Mattia Battistini, ora, col suo Parco, sede del Conservatorio romano di Santa Cecilia; seconda l’area archeologica del Colle d’Oro e la Chiesa altomedievale di San Lorenzo – attestata sin dall’VIII secolo; il centro storico di Contigliano, di matrice medievale; e il complesso monumentale di San Michele Arcangelo, con le due Chiese inferiore e superiore, erette fra i secoli XVII E XVIII; l’Abbazia dapprima benedettina poi cistercense di San Pastore, magnificamente restaurata nella odierna “forma visibile” maturata tra secoli XIII E XVI. Quattro elementi sui quali comporre una figurazione più ampia, che unisce altri spazi e edifici mirabili (fra gli altri cito il Castello Varano di Terria), e straordinari ambiti di pregio ambientale (come la Riserva dei Laghi presso Montisola, condivisa con altri Comuni del Montepiano Reatino).” Assolutamente da visitare è quindi sicuramente la cinta muraria medievale di Contigliano che è in parte ancora conservata, così come lo sono le due porte dalle quali si accedeva al paese: Porta dei Santi (la quale conserva ancora il portone in legno originale) e Porta Codarda. Entrando dalla Porta dei Santi e passeggiando lungo l’antica strada di ciottoli, ci si trova davanti alla Collegiata di San Michele Arcangelo al cui interno sono conservati gli affreschi e i dipinti del XVII e XVIII sec. e l’organo ligneo del XVIII sec. Nella zona a nord del paese si trovano i ruderi della Chiesa di San Giovanni ma il luogo è suggestivo soprattutto perché da questo punto si può ammirare il paesaggio della conca reatina. È infine visibile, sulla facciata del Palazzo Municipale lo stemma di Rieti che fu murato lì dai reatini dopo la ripresa di Contigliano che nel 1400 era stato per un periodo sotto gli Sforza.

QUALI SONO GLI APPUNTAMENTI PRINCIPALI? – La prima decade di agosto, Contigliano si accende di colori, inizia la sua manifestazione più famosa in città, ovvero l’Assalto al castello, rievocazione dell’assalto medievale del 1501, caratterizzata anche dalle serate di apertura di botteghe e taverne e una chiusura eccezionale con il famosissimo palio dell’Ariete, clou della manifestazione, in cui i rioni si sfidano sulla salita che conduce a Porta dei Santi partendo dal piazzale antistante la chiesa di Sant’Antonio. Il 9 agosto l’osservazione astronomica in onore di San Lorenzo con il battesimo della sella, seguito dalla cena e l’osservazione astronomica, cui segue lo spettacolo dei cavalli. Il 10 agosto la fiera annuale di San Lorenzo, fra le più antiche ed importanti della Provincia si svolgeva anticamente nei pressi della chiesa di San Lorenzo. In occasione della festività del santo, il campo antistante la chiesa, adibito a fiera del bestiame, si popolava di gente venuta dai paesi della Sabina. Il 14 agosto, poi, la tradizionale sagra dei pizzicotti: pasta del pane e sugo semplice, peperoncino e basilico, per una prelibatezza tutta contiglianese. E fuori dal mese di agosto, da segnalare, prima di Pasqua, la plurisecolare processione del Venerdì Santo un cui decine di figuranti in costume rappresentano la passione di Cristo, tra tradizione e raccoglimento religioso.

Foto: RietiLife ©

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