Elexos, Di Berardino: “Il Mise detti i tempi per la vertenza”. Fratoianni: “Serve nuovo tavolo”

“Oggi ho incontrato i lavoratori di Elexos che da giorni sono in presidio permanente nei locali del sito produttivo. Ho voluto ribadire direttamente alle persone coinvolte nella crisi aziendale gli impegni che la Regione Lazio può assumersi e che intende mettere in campo”: lo dichiara Claudio Di Berardino assessore al Lavoro e Nuovi diritti della Regione Lazio. “Siamo in costante contatto con tutti gli attori della vertenza per gli sviluppi in merito al deposito dell’istanza al Tribunale di Rieti per il recepimento della nostra proposta. All’accordo unanime firmato da azienda e sindacati con la Regione Lazio seguirà il nostro impegno per convenire con il Ministero il rilancio di una prospettiva aziendale e la salvaguardia occupazionale, mettendo in campo, per quanto di nostra competenza, tutti gli strumenti necessari a supporto dei 43 lavoratori e delle loro professionalità. Per questo, torneremo a chiedere al Mise la definizione di un cronoprogramma utile alla positiva soluzione della vertenza” conclude Di Berardino. 

FRATOIANNI – LEU – “Il Ministro dello Sviluppo Economico Di Maio convochi un nuovo tavolo sulla Elexos Spa di Rieti affinché si trovi una soluzione per evitare i licenziamenti e garantire un futuro ai 43 lavoratori e alle loro famiglie, salvando uno dei pochi siti produttivi ancora esistenti a Rieti, un territorio già impoverito dalla crisi industriale e dal terremoto”. È la richiesta che Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha posto in un’interrogazione, presentata insieme al collega Palazzotto, a Montecitorio al ministro Di Maio sulla crisi dell’azienda Elexos Spa di Rieti.

“Dopo il primo tavolo al Mise sulla Elexos Spa dei mesi scorsi – si legge nell’interrogazione –  dove si era deciso di proseguire con gli ammortizzatori sociali al fine di trovare una soluzione industriale alla vertenza la società ha, invece, avviato la procedura di licenziamento collettivo, con scadenza il 28 luglio 2019. E’ assurdo che l’accordo sottoscritto al Mise e firmato da tutti, compresa Schneider, venga così disatteso. La chiusura della Elexos Spa di Rieti sarebbe l’ennesimo duro colpo per una provincia in forte crisi industriale e massacrata dal terremoto. E’ inaccettabile che oggi ci si ritrovi senza nessun accordo e con le lettere di licenziamento pronte perché non ci sarebbero i soldi per coprire i costi della cassa integrazione. I lavoratori e lavoratrici della Eloxos Spa andrebbero presi ad esempio per la loro generosità, avendo contribuito con circa 3 milioni di euro al rilancio del sito. La sua chiusura rappresenterebbe una colossale beffa, un brutale tradimento che il governo ha il dovere di impedire – concludono i parlamentari della sinistra –  ricercando ogni soluzione possibile, sia sul fronte degli ammortizzatori sociali sia su quello dell’individuazione di eventuali nuovi investitori” conclude Liberi e Uguali-

Foto: RietiLife ©

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