“Salviamo l’ospedale di Rieti”, raccolte 17.500 firme

Il Coordinamento per il Diritto alla Salute ha spiegato alla stampa e alla comunità, le motivazioni della protesta pacifica ed inarrestabile basata su decreti e leggi e non sulle chiacchiere. Le Associazioni chiedono l’applicazione della legge e ogni sospensione di provvedimenti di depotenziamento. Lo ha fatto ieri in un incontro pubblico, presso la sala consiliare del comune di Rieti.

CICCHETTI– Il sindaco ha risposto all’appello delle associazioni e ha dichiarato alla stampa di voler accompagnare il Coordinamento Diritto Salute all’audizione in Commissione Sanità presso la Regione Lazio spostata da martedì a giovedì 18 aprile.
Le associazioni hanno accolto positivamente la presa di posizione del sindaco e ringraziano anche il vice presidente della Commissione Loreto Marcelli per aver sin da subito perorato la causa presso la Regione nonchè un ringraziamento al presidente della Commissione, l’onorevole Giuseppe Simeone per la disponibilità nell’accogliere la richiesta.

FIRME– Contando solo sulle proprie forze, il Coordinamento Diritto Salute ha raccolto in un solo mese, 17.500 firme per difendere l’ospedale di Rieti da provvedimenti del 2014 che ne decretano il declassamento. Presente nell’atto aziendale dell’ASl di Rieti del 29 gennaio 2019, il provvedimento che certifica il depotenziamento del laboratorio analisi e a seguire il declassamento del centro trasfusionale e anatomia patologica.
Durante la conferenza stampa che si è tenuta mercoledì 10 aprile presso l’aula consiliare del comune di Rieti, i volontari delle associazioni hanno voluto spiegare con decreti alla mano, le motivazioni della protesta o meglio della battaglia che da molti anni stanno facendo per salvaguardare il livello e la qualità della sanità reatina. Già nel 2013, il Coordinamento fece una battaglia contro le eccessive esternalizzazioni, per poi tornare ad organizzare le assemblee permanenti sulla sanità nel 2014 contro il decreto Lorenzin.

Continue sono stati i colloqui e i confronti con tutte le parti politiche. Oggi quei decreti del 2014 sono stati superati da una legge dello Stato Italiano, la legge 45 art 17 bis del 2017 che prevede la sospensione del decreto Lorenzin per tutti gli ospedali in zona sismica per almeno 48 mesi. Stanchi di chiacchiere, promesse, dichiarazioni rassicuranti di amministratori, politici, le associazioni hanno agito secondo decreti scritti sin dal 2013 e vogliono risposte chiare e concrete solo tramite decreti scritti. Il Coordinamento rimane in attesa anche della conferenza dei sindaci che il sindaco di Rieti avrebbe già dovuto convocare per affrontare il problema. Presente alla conferenza l’assessore ai Servizi sociali, Giovanna Palomba che si è presa l’impegno di perorare la causa presso Consorzio sociale 1 composto da 25 sindaci della provincia di Rieti. Nei prossimi giorni verranno dati aggiornamenti sull’audizione in commissione sanità della Regione spostata al 18 aprile.

Foto: RietiLife ©

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