Riecco Marini: “Mi hanno minacciato, ora querelo”. E sulla penalizzazione non si prende colpe

Dopo la recente penalizzazione del Rieti di altri due punti (leggi), scoppia la polemica. In redazione arriva la lettera dell’ex presidente del Football Club Rieti, Gianluca Marini. Una lunga nota che dà la versione delle cose del dirigente sportivo ternano il quale non è più presidente da fine settembre 2018, lasciando l’incarico da quella data a fine anno (momento in cui la gestione del Rieti è tornata a Curci dopo la trattativa con Poulinakis) proprio al proprietario Manthos Poulinakis.

LA NOTA DI GIANLUCA MARINI, EX PRESIDENTE RIETI

 

Deferimento e relative sanzioni comminate al FC Rieti a causa del mancato tesseramento in tempo utile delle figure del Responsabile Medico e del Responsabile Ufficio Stampa

Terni, 09/04/19

A seguito dei numerosi articoli apparsi su varie testate giornalistiche, sportive e non, nei giorni scorsi, riguardanti la penalizzazione di due punti, inflitta al FC Rieti a causa del ritardato tesseramento del Responsabile Medico della prima squadra, mi preme precisare quanto segue:

In data 22/12/18 ho ricevuto, presso il mio domicilio, una formale comunicazione da parte della Procura Federale che esponeva i fatti di cui tutti sono a conoscenza. 

Immediatamente, incaricavo il mio legale, Avv. Francesca De Nicola, di contattare la Procura stessa al fine di comprendere meglio l’accaduto, certo che si trattasse di un errore formale.

Nei fatti, il Medico Sociale, Dott. Giuliano Di Fazi, era già operativo da settimane, alla data del presunto mancato tesseramento, ed era stato ufficialmente presentato dal sottoscritto con una conferenza stampa tenuta il 25 Luglio 2018. Appariva quindi assai improbabile, al sottoscritto, che fosse vero quanto a noi imputato dalla Procura Federale. 

L’Avv. De Nicola, purtroppo, appurò che, non soltanto il medico sociale, ma anche il responsabile dei rapporti con i media era stato tesserato in ritardo, cosa questa forse ancora più incredibile; infatti, il vecchio addetto stampa del FC Rieti, persona degnissima e conosciuta in città, nonostante avesse ricevuto un incarico prestigioso presso una testata giornalistica nazionale, aveva dato molte settimane prima, personalmente e di fronte al sottoscritto, la disponibilità a rimanere in carica “pro tempore” finché non si fosse trovato un sostituto qualificato in grado di sostituirlo.

Di fatto, invece, entrambi risultano essere stati tesserati con ritardo. 

A quel punto, nonostante non ricoprissi più alcun ruolo nel FC Rieti, e come ho sempre fatto in questi mesi, ho agito nel pieno interesse della mia ex società, producendo in FIGC tutta la documentazione attestante che, alla data contestata, il Medico Sociale era già pienamente operativo, addirittura già presentato ufficialmente, e che infine la presunta violazione, poteva e doveva essere considerata minore, in quanto a causa del c.d. “caos calendari”, l’attività agonistica non era ancora iniziata ufficialmente. 

Tale collaborazione è stata sicuramente presa in considerazione dalla Procura Federale, tanto che il patteggiamento ha portato ad una mia inibizione di soli 14 giorni.

Purtroppo, non essendo io più tesserato per la FC Rieti, ogni mia azione si è svolta a titolo meramente personale, mentre non posso non rilevare quanto riportato nella comunicazione FIGC del 27/02/19, inoltratomi via mail dalla stessa FC Rieti, nella quale si legge testualmente “….vista la comunicazione di conclusione delle indagini del 10.01.2019, ritualmente notificata, a seguito della quale il Sig. MATTHAIOS POULINAKIS e la Società F.C. RIETI SRL non hanno fatto pervenire memorie difensive, né hanno richiesto di essere sentiti nel mentre il Sig. GIANLUCA MARINI ha proposto l’applicazione di una sanzione senza incolpazione come si dirà in seguito…”. 

Ciò premesso, non avendo più avuto alcun rapporto con il Sig. Poulinakis da metà ottobre 2018, non posso entrare nel merito del perché lo stesso, o chi per lui, abbiano rinunciato a produrre per proprio conto, e del FC Rieti, memorie difensive. A titolo personale, posso invece suppore che, se lo stesso od i suoi collaboratori, avessero agito in questa occasione con la stessa perseveranza con cui, una volta dimessomi da Presidente, mi inviavano ciclicamente chiamate e messaggi, invitandomi esplicitamente a non parlare in maniera negativa del Presidente Curci, sui media o sui social network, cosa peraltro da me mai fatta, forse la sanzione avrebbe potuto essere più lieve.

Ciò premesso, mi preme qui ribadire che, ogni volta io sia stato contattato dalla nuova dirigenza, ho fornito la massima disponibilità alla cooperazione, in special modo dopo essere stato informato che praticamente tutta la documentazione attestante il mio lavoro, rimasta normalmente nelle mie stanze a disposizione di chi mi ha seguito, appare allo stato irreperibile: copie degli assegni emessi, matrici, contratti sottoscritti con collaboratori, accordi con i vari agenti di calciatori e squadre, fatture e spese anticipate dal sottoscritto ecc. 

Basti pensare che sono stato io stesso, a portare all’attenzione della nuova dirigenza l’esistenza di liberatorie emesse dalle squadre che avevano precedentemente tesserato il calciatore Lukinga in Belgio, senza le quali il Fc Rieti avrebbe dovuto pagare centinaia di migliaia di euro a causa dei regolamenti Fifa sui c.d. Training Compensation, liberatorie delle quali la nuova società ignorava completamente l’esistenza, e delle quali fortunatamente, insieme a molti altri documenti cruciali per la FC Rieti, conservo copia, a futura utilità. 

Spiace quindi rilevare che, da certi personaggi, inclusi tesserati, continuano ad arrivare al sottoscritto attacchi personali e vili, senza minimamente considerare tutto l’impegno da me profuso per il bene del FC Rieti, lavorando per 4 mesi oltre 12 ore al giorno, lontano da casa, lontano dalla mia famiglia, riuscendo in una impresa, reputata dai più praticamente impossibile, come quella di iscrivere il FC Rieti in Lega Pro. 

Un risultato, quello dell’iscrizione n Lega Pro, raggiunto affrontando difficolta enormi, dovute in primis alla situazione strutturale dello stadio, al sottoscritto completamente taciuta, alla mancanza di documentazione fondamentale, quali le liberatorie rilasciate dai tesserati della scorsa stagione, alla riorganizzazione del settore giovanile, e così via. 

Fino ad arrivare a costruire una squadra che, nonostante avesse il budget tra i più bassi dell’intera Lega Pro, ha dimostrato di poter reggere tranquillamente la categoria, con giocatori quali Maistro, Gigli, Palma, tutti contrattualizzati dal sottoscritto a costo zero per il FC Rieti, e che ora rappresentano un patrimonio futuro per la stessa società.

Loro, come altri, che invece sono stati inspiegabilmente “liberati”, uno tra tutti Gallifuoco, giocatore che grazie al suo passaporto calcisticamente asiatico, ed alle sue prestazioni e duttilità in campo, aveva già suscitato l’interesse di alcuni intermediari di club arabi, con i quali avevo già avviato una trattativa per una possibile cessione onerosa a fine stagione. 

Tutto questo, ed è bene ricordarlo principalmente a quelli che nei prossimi giorni potranno essere oggetto di querele di parte per diffamazione, senza ricevere un solo euro di stipendio:

Anzi, anticipando io oltre 2500€ di spese per viaggi in aereo riconducibili alla vecchia dirigenza ed a tecnici e calciatori stranieri, ed oltre 1000€ di noleggio auto per giocatori e staff, poiché non era ancora stato possibile attivare una carta di credito aziendale a nome FC Rieti. 

Il tutto, senza contare il tragitto Terni-Rieti-Terni, compiuto completamente a mie spese, per quattro mesi.

Riconosco di essere stato magari un po’ troppo sanguigno in alcune azioni, come ad esempio attaccare con troppa veemenza la città ed i cittadini di Rieti, che probabilmente semplicemente non erano pronti ad un passaggio cosi brusco, ad un cambiamento così radicale. Lo riconosco, ma sfido chiunque a mantenere la calma e la serenità avendo una responsabilità enorme, come quella della Presidenza, di fronte appunto ad una città intera, dovendo affrontare praticamente da solo una nuova difficoltà ogni giorno, e sentendomi già dopo pochi mesi abbandonato da chi, invece, aveva promesso la Luna.

 Il mio essere magari stato un po’ fuori dalle righe, comunque, non giustifica tutto quello che ho dovuto subire in questi mesi: attacchi personali, minacce, calunnie, attribuzione di relazioni extraconiugali, presunte appropriazioni illecite, il tutto al solo scopo di liberarsi di una figura scomoda, sotto ogni punto di vista, quale la mia.

 Ed è proprio per questo motivo, perché in troppi hanno superato il limite della decenza, che ho provveduto ad incaricare un pool di legali specializzati, i quali vaglieranno ogni ipotesi di comportamento scorretto nei miei confronti come professionista, lavoratore e, più importante, uomo, e punibile per legge in ambito sportivo, civile, penale e di diritto del lavoro; il tutto ricordando genericamente, per ora senza specifici destinatari, l’evangelico detto “chi è senza peccato scagli la prima pietra”, il che include, assolutamente, anche il sottoscritto; il quale però, a differenza di altri, è ben pronto ad affrontare pubblicamente qualsiasi battaglia, legale e non, ed a pagarne le conseguenze, trascinando poi con se tutti gli altri.

Chiudo augurando il miglior lavoro possibile a Mister Capuano, il suo staff ed ai ragazzi, che devono ora riuscire loro in una impresa sul campo, regalando la salvezza alla città di Rieti ed ai tifosi.

Foto: RietiLife ©

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