“Attenti alle truffe! Per evitarle dacci i tuoi dati del conto”: ma è un raggiro | LA SEGNALAZIONE

(r.l.) Messaggi da Poste Italiane o dalla propria banca, sul cellulare, che chiedono dati sensibili, fino a password e numero di conto? Quasi mai provengono davvero dall’istituto al quale si affida il proprio conto corrente e bisogna fare attenzione. Oggi a RietiLife è arrivata una segnalazione da parte di una lettrice, che ha ricevuto un messaggio da parte di Poste Italiane: “Gentile cliente, a causa della recente ondata di frodi segnalata dalla autorità competenti, diverse funzionalità del tuo conto corrente sono state disabilitate in via cautelativa. Questa è una misura di sicurezza a campione che Poste Italiane, utilizza per prevenire eventuali frodi e prevenire operazioni non autorizzate”.

“TRUFFA” – A fine del messaggio, la lettrice avrebbe dovuto premere il tasto “prosegui”, inserire i propri dati, per “attivare tutti i sistemi di sicurezza e controllo” ma, in realtà non è così: “Ho chiamato subito il numero verde di Poste – spiega la lettrice – e l’operatore mi ha detto che si trattava assolutamente di una truffa, un tentativo di phishing”. Quindi fate attenzione e accertatevi sempre da dove provengano questi tipo di messaggi: difficilmente, infatti, Poste o istituti di credito chiedono via mail

COS’È IL PHISHING?– II phishing è uno stratagemma per indurre gli utenti a rivelare – con l’inganno – informazioni personali o finanziarie attraverso un’email o un sito web, ma sempre più spesso anche tramite messaggi. Si presenta come una notifica apparentemente ufficiale proveniente da una fonte attendibile, per esempio una banca, il messaggio invita a collegarsi a un sito web graficamente molto simile a quello originale e a inserire alcune informazioni personali come, per esempio, il numero del conto corrente  o la password. Queste informazioni vengono poi utilizzate per appropriarsi dell’identità di chi abbocca alla truffa.

Foto: RietiLife©

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