AtcRi2, ok ai bilanci. Cruciani: “Ecco cosa faremo”

Dopo aver provveduto all’approvazione del bilancio consuntivo, l’Assemblea dei Delegati dei Soci, con l’approvazione del bilancio di previsione ha individuato gli indirizzi programmatici e gestionali dell’AtcRi2. “Prima di tutto –  precisa il Presidente, Antonio Cruciani – l’Assemblea è concorde sull’impostazione data dal Consiglio Direttivo che dall’avvio del mandato, che prevede il coinvolgimento trasversale tra lo Stesso Direttivo i Delegati dei Soci che compongono l’Assemblea e gli organismi tutti presenti sul territorio, quali Associazioni, sia provinciali che locali, di Agricoltori, Cacciatori, Ambientalisti, Enti Locali; il tutto per garantire una gestione condivisa dell’intero Ambito sotto il profilo venatorio agricolo e ambientale e finalizzata a ricercare tutte le opportunità di sviluppo per migliorare e valorizzare il nostro territorio”.

 

“Tra i vari argomenti – continua il Presidente – sono state accolte con favore le proposte delle Associazioni Agricole, presenti all’incontro, come ad esempio  il recupero delle terre abbandonate tramite miglioramenti ambientali finalizzati a garantire azioni di salvaguardia della biodiversità. Non meno importanti le proposte delle Associazioni Venatorie presenti, anch’esse accolte con favore. A titolo di esempio ne vengono citate solo alcune: per diffondere la cultura della caccia di selezione si richiede di organizzare corsi di formazione per abilitare selecontrollori alla caccia agli ungulati; inoltre, molto interessante, la proposta di approfondire con la ASL la possibilità di qualificare tramite appropriati corsi di formazione figure professionali di cacciatori esperti volti a poter effettuare un sistema di screening degli animali abbattuti all’interno delle squadre di caccia al cinghiale. In merito alla gestione del cinghiale, il Presidente, precisa, che  il territorio, già suddiviso in distretti, a breve di doterà degli organismi direttivi locali,  che faciliteranno la gestione  della specie, anche sotto il profilo dei danni alle colture e alla prevenzione degli incidenti stradali”.

 

“Le Associazioni Venatorie- aggiunge Cruciani – hanno evidenziato, anche, la criticità connessa alla mobilità venatoria che se non controllata determina una pressione sul territorio che può compromettere lo sviluppo e l’incremento  di popolazioni stabili di selvaggina stanziale e chiedono che tale argomento venga rappresentato nelle sedi opportune.  Affrontati e delineati interventi in merito alla caccia di selezione al capriolo che è ormai attiva già dallo scorso anno in due distretti di gestione quali quello del Terminillo e quello di Borgorose. Quanto sottoposto all’Assemblea dei Delegati dei Soci – precisa il Presidente – che è il frutto anche di un incontro preliminare, tenutosi l’8 marzo, con i Presidenti delle Associazioni Venatorie Provinciali che hanno apportato il loro contributo nella definizione degli interventi, che sono stati sottoposti all’Assemblea. In futuro il Presidente auspica una più ampia partecipazione da parte delle Associazioni provinciali, soci di questo Ambito, per una più diffusa condivisione. Il Presidente si dichiara soddisfatto e anticipa incontri con le Sezione Comunali delle Associazioni Venatorie entro il mese di marzo per condividere il piano faunistico in corso di attuazione”.

Foto: RietiLife ©

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