Carabiniere e scultore, realizza la statua del patrono Sant’Andrea benedetta da Papa Francesco

Grazie ad un progetto di don Marco Ciappolini (parroco di Collevecchio) ed alle mani sapienti di Domenico Scotto Di Gregorio (carabiniere procidano in servizio a Collevecchio ed artista per passione) e con l’aiuto di Cinzia Cruciani (farmacista a Selci) è nata la nuova statua del santo protettore del paese, Sant’Andrea. Statua che è stata prima benedetta durante una cerimonia solenne, con picchetto d’onore, dal vescovo Ernesto Mandara alla presenza delle autorità del paese e dell’Arma dei Carabinieri. L’opera, poi, è stata successivamente accolta dal Papa in Vaticano e benedetta durante l’udienza generale.

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L’OPERA – Si è partiti da un manichino che è stato modellato e, con l’aiuto di das, polistirolo e pittura acrilica è stata creata l’opera finale con tre strutture che rappresentano le tre chiese dell’Unità Pastorale, ovvero Collevecchio, Poggio Sommavilla e Cicignano. L’opera è liberamente ispirata alla corrente del ‘700 napoletano. Il progetto ha visto coinvolte anche altre persone sabine che hanno realizzato la portantina e la veste del Santo. L’opera è stata donata gratuitamente alla comunità da Domenico Scotto di Gregorio, carabiniere nella vita ed artista per passione ed esponente del gruppo “I Ragazzi dei Misteri” di Procida. Il venerdì santo di ogni anno, prende vita una delle più antiche tradizioni procidane; la processione del cristo morto e dei misteri: si tratta di una sfilata di carri che raffigurano alcuni temi del nuovo testamento creati appunto dai “ragazzi dei misteri”.

ARTE E RELIGIONE – Il legame tra arte e religione ha radici antiche ed ha prodotto nei secoli capolavori artistici frutto di questo connubio tra due discipline differenti. Nella società moderna l’arte gode di quella versatilità che le permette di trasmettere all’uomo la bellezza. Perché l’arte è bellezza ed attrae subito visivamente ed è più comprensibile della scrittura. Può affascinare anche chi non ha il giusto codice per capire le icone religiose essendo l’arte universale ed apprezzabile da chiunque. È stato un percorso emozionante e particolare questo della realizzazione per il piccolo paese di Collevecchio e che salda ancora ancora di più la popolazione a quelle radici sabine che spesso si dimenticano, sperando che si possa fare sempre qualcosa in più per questi piccoli centri storici che vanno assolutamente mantenuti vivi e protetti nella loro interezza.

Foto: CRUCIANI ©

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