Lorenzoni: “Pd? Più che gazebo, arresti domiciliari. E i soldi del voto…”. Bufera sul deputato M5S

(r.l.) Il deputato reatino Gabriele Lorenzoni all’attacco (ancora) del Pd e di Nicola Zingaretti, governatore del Lazio e nuovo segretario dei dem. Con un post, ieri sera, a margine delle primarie dei democrat, non le ha mandate certo a dire. Si legge nel post, in forma di card su sfondo nero, pubblicato attorno alle 22 del 3 marzo: “1,8 milioni ai gazebo per gli organizzatori? Per la Questura? Più che ai gazebo stanno ai domiciliari“, parole corredate da una faccina in lacrime dalle risate.

SDEGNO – Un post poi modificato. Nel rinnovato post c’è un un attacco ai due euro chiesti ai votanti: “1,8 milioni per gli organizzatori. Per la Questura quanto? E per la Finanza? 3.6 milioni nelle casse del partito (Iva esclusa?)“. Dal Pd e non solo, è arrivato un certo sconcerto per i post del pentastellato. A partire dal deputato Pd, Fabio Melilli che postando lo screen del post di Lorenzoni, ha detto: “Questo è un deputato”. E a RietiLife, Melilli ha detto: “Post inqualificabile. Lorenzoni non rende onore alla rappresentanza reatina in Parlamento. Non ha ancora capito che è nella forza di Governo”.

Anche in città, l’eco delle parole del pentastellato ha fatto rumore Come dimostra il post instagram del consigliere Pd, Alessandro Mezzetti.


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Vergogna a chi dovrebbe rappresentare rieti in parlamento.

Un post condiviso da Alessandro Mezzetti (@mezzettialessandro) in data:

“NON HO CANCELLATO NIENTE…” –  Lorenzoni stamattina, anche in replica a tanti commenti e messaggi ha scritto (sopra un link dal titolo “Zingaretti: ‘La mia prima mossa: visiterò i cantieri Tav‘”) così: “In attesa della visita di Zingaretti per i cantieri sulla Salaria tra Rieti e Roma e quelli per la ferrovia che colleghi ancora un capoluogo di Provincia del Lazio con la Capitale… Delle quali Zingaretti non si è mai interessato, a parte una conferenza stampa in pompa magna con Delrio nel 2017 a Rieti, che finora non ha portato ancora a niente, se non a pernacchie. Ps. Non ho cancellato nessun post, quello sulle primarie del PD lo trovate nella mia pagina privata, segnalato da “amici” deputati del PD che ora mi hanno bannato. Ma se volete potete insultarmi qui, non appena mettete 3.6 milioni nel bilancio del partito”.

BOOMERANG – Una disputa che non finisce più. Ma che rischia di ritorcersi contro Lorenzoni, con un effetto boomerang, scrive il quotidiano online diretto da Enrico Mentana, Open: “L’ironia di Lorenzoni, opportuna o meno, visto il ruolo istituzionale che ricopre, rischia però di rivelarsi un boomerang. Il parlamentare del M5S risulta essere stato eletto nel collegio plurinominale, quindi nel listino bloccato, e aver avuto diritto e accesso alla candidatura (secondo naturalmente i rispettabilissimi criteri di selezione della classe dirigente del Movimento) con 68 preferenze sulla piattaforma Rousseau”.

Foto: RietiLife ©

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