Capuano: “Campo distrutto. Nessuna polemica con il rugby, ma va rimesso in sesto”

(ch.di.) La preoccupazione c’era già prima per il campo dello Scopigno. Parti ingiallite, difficoltà a drenare. Insomma, non il massimo splendore per il green dello stadio che fu oggetto d’attenzione di Capuano anche appena arrivato a Rieti: “Fa schifo – disse – ma cercherò di preservarlo”. Insomma, il terreno di gioco ha bisogno di un intervento. E ne ha bisogno soprattutto ora che è stata disputata una partita di rugby, che l’ha ulteriormente fiaccato.

AMMONIMENTO – Sia chiaro: nessuna colpa ai giocatori o a qualsiasi elemento dell’evento che ieri ha portato 3000 spettatori al Centro D’Italia per la palla ovale (e che bello sarebbe averli le domenica per il Rieti). Ci mancherebbe: il rugby è così e per quel match era, di fatto, anche stato messo in conto. Semmai, lo stato attuale del verde dello Scopigno, è un ulteriore ammonimento a chi doveva occuparsi della salute del manto erboso, deve occuparsene e se ne occuperà. Un intervento di riparazione ora e più organico a fine stagione; con i tempi e modi giusti, insomma.

“DISTRUTTO” – Come detto, la preoccupazione per il manto erboso che, come detto, già c’era, ora aumenta, visto che è stato ulteriormente provato dopo il match internazionale di ieri. A domanda, il tecnico Capuano – che già prima lamentava la difficoltà a palleggiare allo Scopigno, a onor del vero – ha risposto: “Se sono preoccupato per le condizioni del campo verso il derby con la Viterbese dopo la gara di rugby? Sono preoccupato per il campo, lo hanno distrutto, ma lo dico senza fare polemica. Speriamo che il campo venga rimesso in sesto perché sennò palleggiare sarà dura. Un conto è giocarci a calcio su un terreno, un conto a rugby ma voglio ribadire: nessuna polemica sul fatto che ci abbia giocato il rugby”.

Foto: Emiliano GRILLOTTI ©

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