Fuggì dall’Etiopia, oggi è un mediatore culturale | Tarek Bhrane racconta la sua storia agli studenti

Giovedì 21 Febbraio, alle 10.30, si terrà  nella Chiesa di San Domenico, l’incontro con Tareke Bhrane, organizzato dall’IIS Luigi Di Savoia con la condivisione della Diocesi di Rieti, al quale prenderanno parte tutte le classi quinte del Savoia, il triennio del Liceo Scientifico di Amatrice, alcune classi delle scuole cattoliche di Rieti, la Spraar della Caritas e la Spraar de Il Volo.

LA STORIA – Ma chi è Tareke Bhrane? La storia di questo giovane, oggi 32 anni, giunto in Italia dall’Eritrea nel 2005, a bordo di uno dei tanti barconi che hanno attraversato e che attraversano il Mar Mediterraneo, è la stessa che accomuna migliaia di rifugiati. “È stato un viaggio tremendo – ricorda Bhrane – nel quale sono stato prima respinto, poi incarcerato a Malta e infine ho raggiunto l’Italia”. Tareke ha lavorato per un anno in condizioni estreme, prima come lavapiatti negli alberghi e poi a raccogliere ortaggi nelle campagne siciliane. Nel 2007  la svolta: “Medici senza frontiere mi ha chiesto di fare il mediatore culturale, supportando l’equipe medica – racconta oggi Bhrane – l’anno successivo ho cominciato la collaborazione col Progetto Praesidium, nell’assistenza ai minori sbarcati”.

LA TRAGEDIA DEL 2013 – Bhrane decise poi di trasferirsi a Roma, dove ha avuto una figlia, continuando a lavorare nel sociale e nella mediazione. Una data importante e da ricordare è  il 3 ottobre 2013, quando 368 migranti persero la vita in mare: “Assieme ad altri volontari ho fondato il “Comitato 3 Ottobre” – spiega Bhrane –  che esercita pressioni per migliorare le leggi sull’accoglienza”. Nel 2014 l’ex migrante eirtreo ha vinto la medaglia per l’attivismo sociale al Summit dei Premi Nobel per la Pace. 

UNA VITA PER GLI ALTRI – Oggi Tareke è sposato con una donna italiana, padre di due bambini e, proprio nel 2005, ha raggiunto un traguardo ancora più importante: la cittadinanza italiana. L’arrivo a Rieti di Bhrane è stato fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Maria Rita Pitoni, da sempre sensibile a queste tematiche, probabilmente anche in ragione del suo passato nelle Croce Rossa che l’ha portata a prestare opera di volontariato in Afganistan come in altri paesi martoriati dalla guerra: “La mia iniziativa ha immediatamente accolto la condivisione della Diocesi di Rieti e, più direttamente, del Vescovo Domenico Pompili – spiega la Pitoni – Tareke Bhrane proietterà video, racconterà la sua storia di ieri e di oggi, si soffermerà sul significato del Comitato 3 Ottobre. Quindi si aprirà il dibattito al quale abbiamo invitato a partecipare le massime autorità di Rieti e provincia che, auspico, non manchino di presenziare. Spero che il dibattito si riveli costruttivo e formativo per i numerosi studenti che saranno a San Domenico. Ci sarà anche l’Ispettrice Regionale del Corpo Infermiere Volontarie Croce Rossa. Si tratta di donne sempre presenti agli sbarchi e nei campi, pronte a mettere a disposizione la propria professionalità e umanità nei confronti dei più bisognosi”. 

Foto: RietiLife ©

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