Stefano Colasanti è il Personaggio dell’Anno 2018: domenica la consegna del premio al PalaMalfatti

Ci sarà domenica 17 febbraio al PalaMalfatti dalle 15.30 la premiazione di Stefano Colasanti, nominato a fine 2018 da RietiLife, Personaggio dell’Anno 2018. A ricevere il premio saranno i familiari di Stefano, a margine della partita tra il Cittaducale e Real Fabrica di Roma, match valevole per la Serie D di calcio a 5 femminile. Tutti potranno assistere al match Cittaducale-Real Fabrica e alla premiazione, per stringersi idealmente al Cittaducale – la squadra che Stefano allenava – e alla famiglia del pompiere reatino morto tragicamente il 5 dicembre 2018.

PERSONAGGIO DELL’ANNO – Dopo l’annuncio, insomma, arriva la consegna del premio per il vigile del fuoco-eroe Stefano Colasanti il “Personaggio dell’anno RietiLife 2018”, scelto dalla nostra testata ogni fine dell’anno. La sesta edizione del premio (i vincitori precedenti – Giancarlo Pacifici 2013 – Martina Caramignoli 2014 – Giuseppe Cattani 2015 – Domenico Pompili 2016 – Santina Proietti 2017) è un riconoscimento per Colasanti, morto il 5 dicembre nell’incidente al distributore sulla Salaria, e per tutti i Vigili del Fuoco.

LA MOTIVAZIONE – La redazione di RietiLife lo ha scelto con questa motivazione: Il gesto di Stefano Colasanti è un esempio di coraggio, valore, sacrificio, dedizione al lavoro. Era in servizio, ma non nella squadra dei Vigili del Fuoco che doveva operare sull’incendio dell’autocisterna. Nonostante ciò, si è fermato mentre stava transitando sulla Salaria con un mezzo da portare in manutenzione e con il suo contributo è riuscito a salvare decine persone, urlando a tutti di allontanarsi dal distributore in fiamme. La città la ricorderà per sempre come un eroe”. 

IL CORDOGLIO DELLA CITTÀ – La morte di Stefano Colasanti (guarda il video-speciale di RietiLife) ha colpito tutta la città e non solo: la notizia ha fatto il giro del web e dei telegiornali nazionali. Cinquant’anni, già calciatore, allenatore del calcio a 5 Cittaducale, conosciutissimo e stimato per la sua lunga attività di vigile del fuoco e di sindacalista (leggi). Il funerale in Cattedrale, officiato dal vescovo di Rieti Domenico Pompili e preceduto da un lungo corteo partito dalla caserma di via Sacchetti Sassetti, è stato toccante e ha coinvolto tutti i reatini. Restano impresse le parole della figlia Benedetta (“Papà ha avuto paura, ma il coraggio ha prevalso” – leggi), il silenzio suonato con la tromba dal fratello poliziotto Claudio (leggi), venuto a conoscenza della sua morte mentre accompagnava il questore Mannoni sul luogo dell’incendio; le lacrime dei colleghi vigili del fuoco che cantano “Il pompiere paura non ne ha” (guarda il video), la folla silenziosa di reatini che a bordo strada ha accompagnato l’autoscala con il feretro nell’ultimo viaggio verso la Cattedrale (guarda le foto), nel funerale celebrato insieme all’altra vittima della Salaria Andrea Maggi (leggi).

IL DIRETTORE – Grande amico della nostra testata, Colasanti era stato ospite della trasmissione SportLife poche settimane prima della sua morte. Il direttore Emiliano Grillotti lo ricorda così: “Ci sembra doveroso dedicare questo premio a Colasanti e, con lui, a tutti i vigili del fuoco che lasciano un tributo altissimo sul campo dove sono da sempre costantemente impegnati. Lo ricorderemo per sempre per la sua disponibilità e umanità. Mando personalmente, e a nome di tutta la redazione, un fortissima abbraccio ai familiari”.

 

Foto: Francesco PATACCHIOLA ©

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