Amatrice, chiede un loculo per il padre morto: il Comune non risponde

Il Comitato Civico 3e36, che raccoglie alcuni cittadini colpiti dal sisma invia una lunga nota per raccontare di un grave disagio vissuto dai familiari di un defunto.

“Nel pomeriggio di domenica 20 gennaio il Sig. M., a seguito della scomparsa del padre, e nel tentativo di rispettarne le ultime volontà, tramite e-mail invia una richiesta formale e motivata all’ufficio protocollo di Amatrice alla attenzione del Sindaco e dell’ufficio servizio cimiteriale. Nella e-mail chiede di poter utilizzare in via temporanea uno dei numerosi loculi attualmente non utilizzati (costruiti nell’emergenza post sisma dalla Pubblica Amministrazione negli spazi cimiteriali di una delle frazioni del Comune di Amatrice), in attesa della ricostruzione della tomba di famiglia, distrutta dagli eventi sismici e ubicata nello stesso cimitero. Il giorno successivo cerca invano di contattare telefonicamente l’ufficio servizio cimiteriale”.

“Nessuna risposta formale è stata ad oggi (25 gennaio) ancora fornita dalla Amministrazione Comunale, negando così la possibilità di sepoltura nella struttura pubblica – scrive il comitato civico – Risultato: il signor M., costretto da una situazione di estrema urgenza e delicatezza, si rivolge alla rete di amici e conoscenti. Sono loro, che sostituendosi ai doveri dell’amministrazione locale, doveri che dovrebbero valere doppiamente in circostanze come quella che descriviamo, ad accogliere la richiesta esaudendo le ultime volontà di un cittadino legato in modo così profondo alla sua terra, da considerarla, malgrado devastazione e tragedie, il luogo cui affidarne le spoglie. Il fatto, di per sé quantitativamente trascurabile si potrebbe obiettare, è al contrario segno di un clima culturale e di una mentalità amministrativa profondamente grette e disumanizzate, incapaci di distinguere e ordinare le implicazioni emotive e le circostanze alla base delle richieste che pervengono agli uffici della “casa” comunale e ai suoi organi di rappresentanza. Quanto riportato testimonia, di fatto, una duplice mancanza: simbolica e amministrativa.
Incapace di comprendere le volontà dei defunti e le emozioni dei viventi, incapace di gestire un servizio malgrado nessun ostacolo si possa rinvenire fra richiesta e suo soddisfacimento. Domanda: un cittadino che ha avuto la tomba di famiglia distrutta dal sisma dove potrà trovare degna sepoltura ad Amatrice?”.

RietiLife resta a disposizione di eventuali repliche.

Foto: RietiLife ©

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