Olio, maxi sequestro da 2000 kg. Multe e denunce dei Carabinieri Forestali

(da comunicato dei Carabinieri) Nell’ambito dei controlli sul settore oleario e sulla tracciabilità dell’olio extravergine, i Carabinieri della Specialità Forestale hanno sequestrato un quantitativo di oltre 2000 kg di olio e denunciato due persone alla Procura della Repubblica di Rieti. In questi giorni i militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Montebuono, Poggio Mirteto e del Gruppo di Rieti, impegnati nei controlli di filiera sulla tracciabilità dell’olio extravergine di oliva, hanno posto in essere una serie di accertamenti presso frantoi e aziende ricadenti nel territorio della Sabina. Particolare attenzione è stata posta sui marchi di eccellenza come la D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta) e il “Biologico”.

MAXI-SEQUESTRO – Nei frantoio è stata esaminata della documentazione inerente i quantitativi di olive molite e da molire e la loro provenienza, effettuando anche i dovuti approfondimenti attraverso la consultazione del Sistema Informativo Agricolo Nazionale; riscontri proseguiti anche in aziende che proponevano in vendita olio di categoria “extravergine di oliva” e “biologico”. In particolare presso un’azienda agricola, a seguito di riscontri documentali, è stato accertato che una partita di olio precedentemente addizionata ad altre, non risultava tracciabile. Per tale ragione sono stati posti in sequestro amministrativo oltre 2000 kg di olio extravergine di oliva ed in seguito comminata una sanzione di 1500 euro per inosservanza della normativa sulla tracciabilità dei prodotti alimentari.

BIO… O NO? – A seguito di verifiche documentali “incrociate”, inoltre, i Carabinieri hanno accertato che recentemente altre due partite di olio extravergine di oliva erano state commercializzate denominandole falsamente come “Olio biologico” mentre in realtà provenivano da olive da coltivazione convenzionale. Per tali violazioni i Carabinieri della Specialità Forestale hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Rieti due persone ritenute coinvolte nei fatti, ipotizzando a loro carico il concorso nel reato di frode nell’esercizio del commercio.

Foto: CC ©

Print Friendly, PDF & Email